Venator, Ulmi (Lega): "Crisi a livelli drammatici, poco tempo per una soluzione"

Ulmi (Lega): “La crisi della Venator ha raggiunto un livello drammatico. Una soluzione va trovata in tempi brevissimi. Pronto a partecipare al tavolo istituzionale se verrò invitato”

Grosseto: “La crisi della Venator ha raggiunto un livello drammatico con la richiesta dell’azienda di quarantuno licenziamenti. Sono solidale con tutti i lavoratori che oggi hanno scioperato e manifestato”. Così il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi

“Da tempo la Regione – spiega Ulmi - sta gestendo la crisi industriale dei gessi rossi della Venator con risultati fino a questo punto decisamente negativi. Se da un lato l’azienda non può scaricare sui lavoratori i costi della soluzione di un problema ventennale, dall’altra parte la giunta regionale e gli assessorati all’ambiente e alle attività produttive devono trovare una via di uscita che salvaguardi la salute e la sicurezza dei cittadini, la continuità produttiva del sito e gli importantissimi livelli occupazionali dello stabilimento. L’evoluzione degli ultimi giorni richiede che questa soluzione venga trovata in tempi brevissimi per evitare conseguenze drammatiche per i lavoratori e tutto il territorio circostante. Come ribadito in passato sono a disposizione per partecipare ai vari tavoli istituzionali, cui fino ad oggi non sono mai stato invitato, cercando di dare il mio contributo costruttivo per giungere alla soluzione di una crisi che inizia ad essere grave. Non ci dimentichiamo che insieme ai posti dei quarantuno dipendenti sono a rischio quelli di un numero pari, se non superiore, di persone che lavorano nell’indotto e che una diminuzione di produzione della Venator andrebbe ad incidere anche sulla vicina Nuova Solmine di cui è il principale acquirente di acido solforico. 

L’azienda – conclude il consigliere regionale della Lega- di soluzioni, negli ultimi mesi, ne ha messe sul tavolo, sta adesso alla Regione valutare quale sia la migliore, dimostrando di avere interesse a mantenere in Toscana uno dei poli chimici più importanti d’Italia”.