Situazione Falusi. Massa Comune, Lega e Pci rispondono al sindaco Giuntini

Massa Marittima: Il sindaco fa un po’ di confusione e dimentica che vi sono leggi e norme che regolamentano l’accesso agli atti e la richiesta di informazioni con procedure che prevedono l’obbligo di risposta.

Il Consiglio Comunale può essere una sede dove discutere e approfondire i temi e anche le richieste che vengono dall’esterno ma non è quella la sede dove si danno risposte a istanze scritte alle quali devono seguire risposte formali.

La PEC inviata in data 11 marzo al Sindaco e al commissario, divenuta poi presidente, era chiara ed effettuata da Borelli e da Fedeli, il primo consigliere e il secondo segretario di Partito. 

«Va bene che se ne sia parlato anche in Consiglio  - dicono - ma secondo le norme sull’accesso ai documenti e informazioni, l’ente e/o in questo caso gli enti dovevano rispondere. In assenza di risposta a maggio è partito un sollecito che doveva far emergere qualche dubbio al comune e all’Istituto ed invece nulla, nessuna comunicazione scritta o contatto verbale c’è stato.

Alle richieste si deve rispondere e, caro Sindaco, lo si fa perché lo dicono le leggi sull’accesso agli atti, documenti e informazioni per evitare fraintendimenti che ci duole ricordare sorgono perché la sua risposta è incompleta rispetto ai quesiti richiesti che gli ricordiamo con nuova PEC e sui quali sollecitiamo ancora da parte sua, della presidente o di entrambi, risposta.

Il Sindaco ricorda solo quello che vuole ma dimentica i numerosi richiami fatti dal Difensore Civico, compresa la minaccia di commissariamento dell’Istituto, per sue inadempienze».

L’altra questione riguarda l’ennesimo attacco personale a Fedeli, sul quale è lo stesso a rispondere. «Sono da sempre iscritto alla Funzione Pubblica  - commenta Fedeli - e l’incarico che mi è stato recentemente assegnato dal Segretario Generale UIL Sacchetti, riguarda la contrattazione nei comuni e non quella del Falusi.

Questo proprio per evitare quelle strumentalizzazioni che invece al Giuntini piacciono tanto.

Grave è anche l’illazione con la quale il sindaco afferma che vorrei condizionare una contrattazione che, ripeto, non faccio e getta fango non solo al sottoscritto ma anche alla stessa UIL dimostrando una MALAFEDE ISTITUZIONALE.

Gli opportunismi sono altri come ad esempio quella di prendere la tessera del partito a Montieri per poi andare a farci il sindaco oppure quella di dimettersi, sempre da Montieri, un anno prima per avere l’opportunità di correre, sempre come sindaco a Massa.

Restiamo sulle cose concrete e sui problemi che affliggono Massa, su quelli ci possiamo confrontare nella correttezza dei ruoli e senza abusare delle posizioni istituzionali che non esentano all’obbligo di confronto e risposta nel caso di richieste.

Ma se Giuntini intende perseguire su questo basso profilo lo faccia, risponderò tenendo separato l’ambito dai problemi veri e alle sue esternazioni che gettano fango gli darò la soddisfazione che merita.

Su quello che faccio con il sindacato limiti i suoi giudizi completamente infondati e al limite della diffamazione e, per questo, lo invito a interrompere questo continuo dileggio. Pensi a svolgere bene e meglio di come ha fatto sino ad oggi le sue funzioni di sindaco che non sono quelle di organizzare la vita e scegliere per i cittadini, almeno per me, e caro Marcello, fattene una ragione una volta per tutte».