Sinistra Italiana: "Ci schieriamo con i lavoratori delle biblioteche"

Firenze: «Sinistra Italiana - commenta Mauro Santoni responsabile cultura Sinistra italiana Toscana - si schiera con le lavoratrici e i lavoratori dell'archivio storico e delle biblioteche fiorentine in occasione dello sciopero di venerdì 1 luglio “Il Comune di Firenze è doppiamente colpevole: nei riguardi del mondo del lavoro e di quello della Cultura”.

Lo sciopero indetto dal personale di tutte le biblioteche civiche e dell'archivio storico della città venerdì 1 luglio con relativa manifestazione alle 10.00 in Piazza della Signoria è l'inevitabile punto di approdo di un disastroso percorso ormai decennale che si intende concludere con la proverbiale “toppa peggiore del buco”.

Come infatti denunciato dai “Biblioprecari” fiorentini, non solo l'Amministrazione ha di fatto ratificato in bilancio i sostanziali tagli al settore fino ad oggi inverosimilmente negati, ma ha anche messo in atto un processo di “reinternalizzazione” del personale tale da estromettere chi da anni porta avanti l'eccellenza delle biblioteche fiorentine, penalizzando professionalità e competenza.

Il caso, già esploso durante un incontro dell'Associazione biblioteche italiane e quindi ormai diventato di portata nazionale, richiama da vicino il recente e sciagurato bando del Maggio musicale fiorentino per la pervicace volontà di punire i precari del settore, facendo di continuità e competenza una colpa piuttosto che un valore.

Oltre a ciò, i tagli emersi non fanno che infierire su un ambito, quello culturale, già messo a durissima prova dalla recente pandemia e a tutte le infinite limitazioni ad essa associate.

Tutto questo avviene paradossalmente in un momento in cui gli introiti dovuti alla tassa di soggiorno, teoricamente da destinarsi proprio alla sfera della Cultura, sono tornati a livelli pre-Covid, come ben si evince dalla rinnovata esplosione del Turismo di massa che, lasciato senza alcun indirizzo se non quello del massimo rendimento economico immediato, torna a trasformare la città in una mercificata Disneyland del Rinascimento.

Ecco allora palesarsi l'altra faccia, non meno infelice, della medaglia delle politiche comunali, che colpiscono con la stessa costanza, oltre a precari e precarie decennali, anche i propri cittadini: al di là degli sfavillanti eventi ad uso e consumo del mercato turistico internazionale, il progressivo impoverimento della quotidiana realtà culturale cittadina è infatti evidente e sotto gli occhi di tutti.

Se già non è più possibile andare ai concerti della Flog, se non si potrà più andare a vedere film all'Odeon il pomeriggio o se i prezzi degli spettacoli del Maggio sono ormai proibitivi a causa dell'esosa (per usare un eufemismo) gestione Pereira, adesso i fiorentini e le fiorentine vedranno a rischio anche l'apertura pomeridiana del sabato delle biblioteche o il bibliobus, servizi fondamentali non solo per la cultura e l'apprendimento di ognuno/a, ma anche per la costruzione di uno spirito di di Comunità e di convivenza civile, sempre più a rischio di estinzione.

Di fronte a questa situazione, Sinistra Italiana prende fermamente posizione a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici impegnate e impegnati a difendere i propri diritti, la propria professionalità non meno che gli imprescindibili beni comuni alla base della vita quotidiana delle fiorentine e fiorentini».