"Oggi parliamo di...": curiosità sulla nascita di Grosseto

La nascita di Grosseto risale al contesto storico fra l’VIII e gli inizi del IX secolo, in quel territorio compreso tra le città etrusche di Vetulonia e Roselle. Fu proprio nel percorso di declino di Roselle e Vetulonia, che Grosseto passa da semplice villaggio (gli esperti ci parlano della presenza di capanne, in quello che è ora il centro storico), a castrum, basti pensare che Grosseto viene citata come locus nell’803.

Dallo scavo nella chiesa di San Pietro, in corso Carducci, è emerso che nel periodo storico che va fra la fine dell’VIII e gli inizi del IX secolo a Grosseto gli edifici più importanti si costruivano in materiale lapideo. Come nella maggior parte del nostro territorio, anche per Grosseto dal IX secolo è documentata la presenza e proprietà dei conti Aldobrandeschi.

Sul nome Grosseto, riportato fin nei documenti più antichi, vi sono diverse opinioni, c’è chi dice che sia un toponimo legato alla vegetazione, come altri toponimi frequenti in Maremma, come ad esempio Grasceta, o che derivi da un nome di persona, Grossus. Altri esperti invece asseriscono che il nome della città, che appare per la prima volta in una pergamena dell'803 d.C., sia riferimento di insediamento "in loco Grossito".


Nel 973 risulta già essere un feudo degli Aldobrandeschi.

Di sicuro sappiamo che nel X secolo, Grosseto era ricordata come castrum (castello) con un evidente sistema di difese. Lo sviluppo di Grosseto crebbe diventando un centro strategicamente importante per tutta l’area, tanto che nel 1138, Papa Innocenzo II, con un provvedimento, spostò a Grosseto la sede vescovile, che prima era a Roselle. Grosseto era una città a tutti gli effetti. Gli Aldobrandeschi nel 1222, concessero ai cittadini la possibilità di nominare un podestà, consiglieri e consoli.

Così il Repetti, nel suo Dizionario Cartografico della Toscana, illustra la città di Grosseto:

“Città forte. Non grande, ben murata e difesa da sei bastioni e da una rocca, con due sole porte, una che guarda la terraferma, l’altra, dalla quale si esce verso il mare”.

Il proseguo della storia di Grosseto è sotto gli occhi di tutti, basta documentarsi o passeggiare per il centro storico della nostra città, Porta vecchia, porta Corsica, il cassero, Piazza Dante, Corso Carducci, Il Duomo, la chiesa di S. Pietro, le mura medicee e molto altro ci parlano di una città la cui nascita si perde nella notte dei tempi, che da quel luogo difficile e paludoso, Grosseto ha saputo diventare con il tempo, “Regina di Maremma”.