‘La prossima settimana...’: ‘The Arrogance’. E non si parla di profumi

di Raffaello Milani L’arroganza è oggetto di questo articolo, l’arroganza di chi si sente autorizzato a fare qualsiasi cosa gli passa per la testa dove, quando e come vuole.

Ho preso spunto (e sono stato autorizzato) da un post su facebook da parte di un amico (clicca qui per vederlo) che ha subito suo malgrado tali atteggiamenti pur essendo nel pieno di tutte le ragioni possibili. Spiego in due parole il fatto: posto per disabili occupato da un’auto. Il mio amico chiede quanto avevano ad andarsene, alla mancata risposta ribadisce la richiesta sottolineando che quel posto è per disabili e quei personaggi non lo avrebbero dovuto occupare, per tutta risposta viene assalito verbalmente, offeso e minacciato.

Ora questo è solo la punta dell’iceberg di tantissimi atteggiamenti vessatori nei confronti di chi, abile o meno abile, rivendica i propri diritti inalienabili, ma a tante persone ciò è completamente sconosciuto e addirittura si sento autorizzati a scagliarglisi contro. Non è da fare distinzione tra nazionalità, né tra razze, perché ciò accade sia da parte di immigrati che da parte di italica gente, ma è la persona che agisce così che va non solo condannata verbalmente ma va pesantemente perseguita senza nessuna esitazione. Per giunta poi se il caso avesse voluto che l’assalito fosse stato un po’ meno controllato c’era da vedere scatenare una rissa senza fine. Molto spesso poi accade di sentire che ci sono tragiche conseguenze per i banali “futili motivi” vabbè… a me però, pur non giustificando mai la violenza, non sembrano poi tanto futili. Se il pachistano, rumeno, livornese o grossetano m’impedisce di esercitare un mio diritto e magari dall’alto della sua arroganza mi offende o minaccia, per ripagarlo in pari moneta faccio altrettanto, è tempo zero che scoppi la miccia. La colpa poi in questi casi di chi è?

parcheggi.jpgDel primo che alza i toni o le mani? Premesso che come ho già detto condanno la violenza a prescindere, vedere che i passanti se ne sbattono altamente di me che difendo i miei diritti ma abbassano il capoccione e tirano dritto, o peggio commentano con sguardi torvi senza dare una mano a chi se lo merita e li vedi sparire immersi nelle loro elucubrazioni mentali contro chi regola il meteo, ciò mi irrita ancora di più. Pensiamo se al posto del malcapitato disabile ci fossi stato tu che spari sentenze ma te ne stai ben lontano perché sennò ci vai di mezzo… avresti piacere se passo di li commento e tiro diritto? Io penso che mi malediresti perché non mi sono fermato vero? Ecco cosa è la realtà di oggi, meglio girare un video di due che si picchiano o altro che schierarsi e prendere le parti di qualcuno, meglio il post sui social (che tra parentesi fa figo e soprattutto like) che tirarsi su le maniche e prendere apertamente posizione. C’è chi dice che tutto ciò sia colpa del covid 19 ma la realtà è che gli unici colpevoli siamo noi e la nostra ignavia e paura.

Vediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!

Lunedì, sarà un altro giorno e sarà sempre uguale. Uguale per il disabile, uguale per il balordo, perché tutto ciò? Le istituzioni che fanno? È la domanda che tutti si pongono lecitamente, ma perché non cambiamo focus? Perché il cittadino non comincia a spostare il focus dagli altri a se stesso? Perché non cominciamo a dire che i primi a cambiare dobbiamo essere noi, il cambiamento deve venire da dentro altrimenti è solo fuffa, solo parole in libertà che si perderanno nell’aria. Poi lo stato e le istituzioni ci mettono del loro ma non solo questi ultimi lo fanno. Ad esempio i “gestori” di quel supermercato perché pur avendo istituito posti debitamente assegnati alla sosta di alcune tipologie di persone non si curano di far rispettare quanto è la stessa legge che lo prevede? Sarebbe buona norma ad esempio stipulare convezioni o con istituti privati o con le forze dell’ordine (VV.UU. in questo caso perché ciò è possibile) per il controllo all’interno di parcheggi privati adibiti a uso pubblico. O che loro stessi istituissero e istruissero del personale adeguato a tutela anche del loro buon nome. Ma tutto ciò è pura fantasia, meglio lasciar correre che prendere per gli orecchi due avventori spavaldi che tutelare un avventore corretto, caso mai quelli spavaldi non ci tronassero più. Poi ci sono anche da considerare i tastiera-facile che la fanno più facile di quanto sembri, “chiama questo, chiama quello, ma i vigili dove sono, ma la polizia dov’è quando serve” e ciò è la più bella vetrina possibile con poco ti lavi la coscienza scaricando le responsabilità su chi è più facile e sicuro visto che tanto non replicano, senza sapere che, ad esempio, per legge i vigili NON possono elevare contravvenzioni in luoghi privati tanto per dirne una. I primi vigili, poliziotti, carabinieri, ecc. dobbiamo essere noi, senza cercare di scimmiottare le FF.OO. prendendo parte a fantomatiche associazioni di stampo mondiale che poi all’atto pratico mettono solo cartelli in giro per farsi pubblicità ma che in realtà non servono ad una beneamata mi…..seria. (ogni riferimento è fortemente voluto)

Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.