Elezioni 2022, Guida utile al cronoprogramma per arrivare al voto

Tutte le info utili. Tra Camera e Senato ci saranno oltre 300 parlamentari in meno. In vigore c’è sempre il “Rosatellum”

Grosseto: E’ davvero quasi tutto pronto. E’ solo questione di ore. Infatti, tra oggi 21 agosto e domani 22 agosto tutti i partiti dovranno depositare le liste con i nominativi dei candidati a Camera e Senato (collegi uninominali e collegi plurinominali) per la tornata elettorale del 25 settembre, per il rinnovo del Parlamento italiano.


La legge elettorale, che attualmente è in vigore nel nostro Paese è il “Rosatellum”, per intenderci quella con la quale si era votato nella passata tornata elettorale del 2018. L’unica novità, e non di poco conto, è quella relativa al numero dei parlamentari che saranno eletti sia alla Camera dei deputati che al Senato della Repubblica, che cala sensibilmente rispetto al passato per via della riforma elettorale riguardante il numero dei parlamentari. Il numero dei deputati scende in totale a 400, mentre al Senato i posti disponibili scendono a 200. Quindi una bella “sforbiciata” rispetto al passato, con 345 parlamentari in meno  (230 deputati e 115 senatori).

L’attuale legge elettorale, non è certo di facile interpretazione per il comune cittadino elettore, in quanto è abbastanza complessa per capire i vari meccanismi che poi portano a far scattare un seggio in una circoscrizione elettorale invece che in un’altra. Difatti, il Rosatellum prevede che il 61% dei parlamentari italiani saranno eletti attraverso il sistema proporzionale (i famosi listini bloccati), mentre il restante 37% con quello maggioritario, cioè con i collegi uninominali, dove chi prende più voti dell’avversario, passa in parlamento. Poi, il restante 2% dei seggi è riservato al voto per le circoscrizioni Estero.


Da non sottovalutare poi le così dette “soglie di sbarramento”. Altro scoglio per tutti, in special modo per le forze politiche o coalizioni con meno rappresentanza, o presunta tale. Attualmente, il Rosatellum prevede due di sbarramenti percentuali. Il primo, quello per la quota proporzionale, i seggi verranno distribuiti tra quelle liste che otterranno almeno il 3%. Difatti, ogni lista avrà uno “sbarramento nazionale” pari al 3%, mentre per quanto riguarda le coalizioni, quest’ultimo sarà elevato al 10%. Quindi, i partiti che fanno parte di una coalizione e che prenderanno tra l'1% e il 3%, riverseranno proporzionalmente i loro voti, alle altre liste della stessa coalizione, che avranno invece superato il 3%. Per le liste dei partiti che rimarranno sono la soglia dell’1%, i voti di quest’ultime liste andranno invece completamente persi.

Il meccanismo del voto: Sostanzialmente tale meccanismo è uguale per entrambi i rami del Parlamento (Senato e Camera). L’elettore sulla scheda elettorale che verrà consegnata al seggio troverà per ogni coalizione o lista singola, se quest’ultima di presenta da sola, il nominativo del candidato al collegio uninominale con accanto a ogni simbolo, una lista bloccata o più liste bloccate a secondo della situazione e/o accordi politici. Ricordiamo che non è previsto il voto di preferenza nominativa ai candidati della lista o liste bloccate che lo sostengono. Quindi, basta tracciare un segno su un simbolo della lista o liste presenti (uno solo), oppure sul nome del candidato dell'uninominale. Si ricorda che non è ammesso il così detto “voto disgiunto”. Infatti, non sarà possibile scegliere un candidato all'uninominale che non collegato alla lista o liste in caso di più partiti che lo sostengono, per il listino proporzionale: pena la non validità del voto.

Dal 26 agosto, data d’inizio ufficiale della propaganda elettorale con manifesti, scritti, stampati da inserire negli appositi spazi assegnati. Da quella data diventa vietata la propaganda con le inserzioni pubblicitarie su giornali, tv e ecc. Sempre da quella data si potrà iniziare a fare comizi, così fino alla mezzanotte del 23 settembre, poi silenzio elettorale in attesa del voto del 25 settembre.