Criticità, Colline Metallifere 'Castello di Monteregio crolla?'

Daniele Gasperi: "Come si dice in vernacolo toscano “la colpa è del Breghi, vai!”.

Massa Marittima: "E così Massa ha dato tanto da fare al sig. Breghi in questi anni. Il lavoro più consistente è stato fatto sull’ospedale. Dalla pneumologia prima declassata e oggi ancora chiusa, alla chiusura del reparto di psichiatria, al dimezzamento dei posti letto, alla riduzione della radiologia, alla carenza di chirurghi, anestesisti a cui si somma la mancanza di medici di famiglia, pediatri e quei pochi rimasti, per lavorare meglio, dovevano entrare nella casa della salute mai fatta. Ma la colpa non è del comune di mancherebbe ma dell’Azienda, i servizi sanitari le gestisce la ASL mica il comune", afferma Daniele Gasperi, Pci Colline Metallifere.

"Il Breghi, - prosegue -  ha messo le mani anche sull’ammodernamento della Massa – Follonica e quel tratto maledetto di Cura, dove c’erano 2,5 milioni di euro non s’ha da finire. Colpa dell’ANAS, della Regione, della Provincia mica del sindaco e della maggioranza. Breghi hai rotto perché hai portato via i carabinieri e tra poco tocca alla polizia. Lì ci sono ministeri competenti quindi sindaco e maggioranza non c’incastrano nulla. L’ultimo dei tagli è l’urbano: colpa della Regione, non troppo ci mancherebbe, ma non paga più, il comune non ha soldi e allora il Breghi ha tagliato il Pollicino. Ora si affaccia un’altra questione: il Castello di Monteregio che, come avvenuto in passato per altri grandi progetti come l’area Molendi o il rilancio di Perolla da parte di Sensi o il teleriscaldamento promesso nelle ultime tornate è lì in piedi con tante criticità e un clima che in questi ultimi anni gli ha voluto bene ed evitato il tonfo che potrebbe dire fine ad uno dei monumenti più importanti della città".

"Come PCI, - sostiene Gasperi - abbiamo avanzato una proposta in campagna elettorale molto chiara. Dal momento che la vendita è soltanto un’operazione utile all’azienda sanitaria per chiudere il bilancio ma l’interesse per il bene non c’è e che l’immobile rischia il collasso con gravi conseguenze per l’intera comunità. Visto anche che se formalmente la proprietà è della ASL, non si può girare le spalle ad un patrimonio che è storia e può rappresentare sviluppo per il territorio. A nostro avviso dobbiamo insistere per eliminare completamente i costi di acquisto e fare un bando specifico che rispetti le previsioni di attività e urbanistiche e che consegni ad un privato con capacità l’immobile per rilanciarlo. È impensabile trovare acquirenti che spendano 4 milioni di euro per l’acquisto e altrettanti, se non di più, per la ristrutturazione a meno che non vi siano già certezze e se ci sono vengano portate alla luce del sole e coinvolgano la comunità in un percorso condiviso e partecipato. Se questo non avviene non ci resta che dare la colpa al Breghi e aspettare quel tonfo che vorremmo non si verificasse. Naturalmente questa è una proposta, politica perché viene dal PCI, ma sempre meglio del non fare nulla e addossare responsabilità ad altri e sarebbe bene uscire dalla rassegnazione o dal dover giustificare sempre chi la politica l’ha presa come professione dimenticando non solo il Castello di Monteregio ma tutte le altre questioni in parte sopra richiamate".