Chiusura dispensario farmaceutico, insorge Movimento Gavorrano Bene Comune

Giuncarico: "Secondo quanto abbiamo appreso dalla stampa e dalle comunicazioni del Sindaco nel Consiglio Comunale del 1.8.2022 il dottor Andrea Bartolozzi si è trovato costretto a chiudere il dispensario farmaceutico di Giuncarico da lui gestito. Come Movimento Gavorrano Bene Comune esprimiamo la nostra solidarietà al dottor Andrea Bartolozzi per questa scelta complessa e a lungo meditata", così apre la nota a firma di Patrizia Scapin,  Movimento Gavorrano Bene Comune.

"Conosciamo, infatti, - prosegue la nota - la serietà con cui il dottor Bartolozzi svolge la propria professione e l’impegno profuso a favore dell’intera comunità. Ha mantenuto e proseguito nel tempo lo spirito con cui suo padre svolgeva questo lavoro dedicando la sua professionalità non solo alla vendita/distribuzione dei farmaci ma facendosi portatore di attenzione e cura nei confronti dei cittadini sia nel fornire consigli adeguati sia nel cercare di risolvere situazioni talvolta difficili e complesse. Ha dedicato il suo tempo alla comunità anche in contesti non prettamente professionali quali l’attenzione al mondo dello sport e del volontariato come sponsor di diverse attività ma anche come promotore e organizzatore di iniziative destinate a migliorare la qualità della vita delle nostre piccole frazioni. Il fatto che ha portato il dottor Bartolozzi alla scelta di chiudere il dispensario farmaceutico di Giuncarico è estremamente grave poiché vede la sovrapposizione di due professioni assai importanti e diverse: il medico e il farmacista che ricoprono ruoli complementari ma distinti".

"Siamo assai preoccupati, - continua Movimento Gavorrano Bene Comune -  in merito alla distribuzione dei farmaci ai pazienti da parte dei medici e la nostra preoccupazione aumenterebbe se questa scelta dipendesse da una direttiva emanata dalla ASL. Questo porterebbe nel tempo alla chiusura di molte farmacie situate nei territori più disagiati e distanti dai centri urbani privando questi ambiti di “un bene comune” e di un punto di riferimento importante e talvolta unico per tante persone che hanno necessità oltre ai farmaci di consulenza da parte di professionisti attenti e preparati. Non intendiamo accettare il concetto del “risparmio” da parte delle Asl perché sappiamo bene che là dove vengono praticati “risparmi”ci sono dall’altra parte distribuzioni di incentivi importanti per coloro che raggiungono gli obiettivi. A nostro modesto parere quando si parla di salute dei cittadini non si deve operare sul risparmio economico ma operare affinché i servizi e le strutture sui territori siano sempre più efficienti. Il mantenimento del buono stato di salute non richiede “risparmio”ma efficienza e cura.

Siamo altresì convinti che l’Assessorato Regionale alle Politiche Sanitarie non può non conoscere queste problematiche, quindi, chiediamo che la Regione Toscana intervenga in maniera seria per risolvere tali situazioni. Ricordiamo infine che i dispensari farmaceutici furono fortemente voluti dall’Amministrazione Comunale di Gavorrano agli inizi degli anni ’70 per favorire la distribuzione dei farmaci ed avere la presenza di un dottore farmacista in tutte le frazioni del comune dove non era presente una farmacia. Questa attività ha funzionato fino ad oggi per oltre cinquanta anni, vorremmo quindi che tutti i cittadini prestassero molta attenzione a ciò che sta succedendo poiché di questo passo si arriverà alla chiusura di tante farmacie. Vogliamo ricordare inoltre che da diversi anni in tutta Italia è in atto una campagna di acquisto delle farmacie da parte di alcune multinazionali e di altri soggetti estranei ai nostri territori con acquisizioni importanti di dubbia provenienza. Nel ribadire la nostra vicinanza al dottor Andrea Bartolozzi che conosciamo ed apprezziamo per la sua professionalità e per il suo impegno a favore delle nostre comunità chiediamo l’intervento immediato dell’Amministrazione Comunale e delle forze politiche affinché questo problema venga risolto rapidamente e nel miglior modo possibile", conclude Patrizia Scapin.