Al via la Fiera del Lavoro, presidente e assessora raccontano il modello toscano

Firenze: Al via questa mattina alla Fortezza da Basso di Firenze, la seconda edizione della Fiera Toscana del Lavoro (la prima in presenza dopo la pandemia), la manifestazione promossa da Regione Toscana e da Arti (Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego) per favorire il contatto diretto tra le persone in cerca di occupazione e le imprese alla ricerca di candidate e candidati. Proseguirà fino a mercoledì prossimo 21 settembre.

Sono circa 7mila le candidature pervenute, 400 i profili ricercati e 1.000 opportunità di occupazione. Contestualmente all’inizio delle attività tese all’incontro tra domanda e offerta, ha preso avvio il ricco cartellone di convegni e momenti di approfondimento che si dipanerà in questi tre giorni. La conferenza di apertura ha visto i saluti del presidente della Regione Toscana e dell’assessora regionale al Lavoro e alla formazione professionale, assieme alle direttrici di Arti e della direzione Istruzione, Formazione, Lavoro e Ricerca della Regione Toscana.

Il presidente della Regione ha sottolineato come – a maggior ragione in questa fase resa ancora più difficile, dopo gli anni della pandemia, dal conflitto in Ucraina e dalla crisi dei prezzi dell’energia – la Toscana, a partire dalla sua agenzia Arti, sta lavorando per creare le condizioni affinché sia un esempio per i livelli di occupazione. Occorre agire molto, ha aggiunto, sul piano della formazione specialistica e specifica, ma non ci sono settori su cui puntare di più. Per il presidente, si tratta di creare le condizioni in ogni settore per offrire quel personale specializzato che possa far crescere l’occupazione e l’economia. Infine, si è soffermato sul ruolo di Arti, che sta sviluppando un’azione molto importante di avvicinamento delle politiche dell’offerta e della domanda, in particolare per i giovani.

L’attenzione al superamento del disallineamento tra domanda e offerta, spiega l’assessora regionale alla formazione e al lavoro, è centrale nelle politiche della Toscana. Il metodo da seguire è quello della concertazione, dell’ascolto e del confronto: questa tre giorni vuole essere un’opportunità per le persone che cercano lavoro e aziende che cercano profili che rispondano alle loro esigenze. La fase che stiamo vivendo è molto complessa anche per quanto riguarda l’occupazione, dopo la pandemia ora anche la guerra, con i costi dell’energia e la difficoltà di reperire materie prime. Eppure, continua l’assessora, questo è un periodo di straordinarie opportunità per risorse e strumenti a disposizione. Il riferimento è agli strumenti messi in campo dal Pnrr, il nuovo Programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori): per la Regione Toscana solo la prima tranche vale oltre 50 milioni (prima annualità); a questi si sommano i quasi 54 milioni delle risorse residue degli ammortizzatori in deroga che la Toscana è riuscita sbloccare ed il nuovo settennato del Fondo Sociale Europeo, Fse. Proprio per utilizzare al meglio queste risorse sono stati messi in campo percorsi di concertazione sia a livello regionale che provinciale con le parti sociali che compongono la Commissione Regionale Tripartita, condividendo strumenti e priorità e provando a rispondere, anche grazie ai Protocolli territoriali sulla formazione, ai fabbisogni formativi dei singoli territori, molto eterogenei per vocazioni e peculiarità.

La parola d’ordine, ripete l’assessora, deve essere complementarietà, per riuscire ad allargare la platea dei beneficiari e dare risposte adeguate, grazie al nostro modello toscano. Un modello che vede al centro i servizi pubblici per l'impiego - sui quali si sta investendo dal punto di vista del personale, delle sedi e delle infrastrutture digitali e tecnologiche – In sinergia con i privati accreditati. Questa è la complementarità, la logica di cooperazione, che caratterizza il modello toscano, sul quale vogliamo continuare ad investire.

Al centro della mattinata confronti sul superamento del mismatch (il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro) e sul livello di attuazione del programma Gol (Garanzia Occupabilità Lavoratori), e del Patto per il Lavoro Toscano, che si basa sul Protocollo firmato un anno fa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e che ha visto un approfondito percorso di concertazione con le parti sociali. Tra gli altri è intervenuto il commissario straordinario di Anpal (l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro), che ha sottolineato come la Toscana sia tra le prime Regioni Italiane a raggiungere con tre mesi di anticipo i target fissati dall’Unione europea per l’attuazione dei programmi previsti nell’ambito del Pnrr sul fronte delle politiche attive del lavoro e della formazione.