Bocce, il delegato FIB Grosseto Mauro Gennari: 'Ogni boccia, un’emozione. Saremo sempre più preparati per affrontare il futuro'

Grosseto: Il delegato Federbocce di Grosseto Mauro Gennari si muove in un Bocciodromo con disinvoltura e consapevolezza. Giocatore di bocce fin dalla tenera età, interrompe una volta maggiorenne, per poi riprendere, assieme agli altri giovani di una volta, nel 2002 alla riapertura dell’impianto della sua Orbetello. E subito arrivano i risultati: nel 2003 è secondo nei Campionati italiani a terna, l’anno successivo è Campione d’Italia a squadre a Sirmione, poi nel 2015 un altro argento nazionale, stavolta a squadre cat. B.

Da due anni è delegato provinciale, ma i suoi ruoli sono molteplici: “Amo tutto del mondo delle bocce, sono ancora giocatore con l’ultima esperienza in A2 la scorsa stagione a Follonica, sono tecnico, uno dei pochi allenatori di 3° livello in Toscana, direttore di gara regionale e adesso anche delegato provinciale. Metto tutta la mia passione e le mie energie per questo sport, che continua a darmi grande emozione. Ogni volta che partecipo a una gara è come se fosse la prima”.

D. L’ultima veste è quella di dirigente, indossata in un periodo di grossi cambiamenti.
“Condivido il nuovo corso federale e le novità introdotte specie sotto il profilo gestionale. Essendo ancora giocatore riesco a muovermi bene nell’ambiente e a interpretare anche la posizione delle società e dei tesserati. Da dirigente locale approvo l’attenzione che adesso la Federazione ha nei confronti di coloro che sono stati trascurati in passato, ovvero giovani, donne e persone con disabilità. La funzione sociale della disciplina Bocce e della Federazione è il nostro faro, tuttavia raccomando di non perdere di vista i giocatori, l’agonismo a ogni livello, ovvero quello zoccolo duro che organizza manifestazioni, partecipa a gare e campionati”.

D. Qual è la situazione delle Bocce in provincia di Grosseto?
“Le società della specialità Raffa sono 5, ben diffuse in provincia. Abbiamo Roccastrada col suo impianto scoperto, che si caratterizza come una realtà che fa molta attività sociale. Poi c’è Albinia, una società che al momento non ha molti tesserati, ma che è punto di riferimento sul territorio. La Follonichese sta attraversando un periodo di ristrutturazione societaria dopo la retrocessione dalla A2 nel 2019 e la recente scomparsa dello storico presidente. Il C.B. Grossetano è una realtà in crescita sotto ogni aspetto, e quest’anno si è distinto per un progetto che ha coinvolto 15 ragazzi con disabilità intellettivo relazionale, presenti al Bocciodromo ogni settimana; è stato motivo d’orgoglio per tutti. Il C.B. Orbetello prende parte al Campionato di A2, è tra le prime società in Toscana per risultati agonistici a livello nazionale, vantando 4 titoli italiani, ed è una realtà vivacissima con un gran numero di soci”.

D. Nella veste di tecnico la abbiamo vista al lavoro coi giovani.
“Nel 2019 ho guidato i giovani toscani alle gare nazionali per rappresentative regionali ‘Città di Bibbona’ e ‘Coppa Parodi’ oltre che alla Regional Cup. La Federazione sta facendo un gran lavoro per reclutare i giovani, attraverso progetti scolastici che hanno ottenuto riconoscimenti di valore dal CONI e dal MIUR. Anche nel grossetano ne erano in programma; in qualche realtà è stato realizzato, in altre l’emergenza Covid li ha interrotti, ma riprenderanno”.

D. Un suggerimento per le bocce del futuro.
“La Federazione Italiana Bocce sta lavorando molto sulla promozione e anche sulla formazione. Sarà importante anche la formazione dei tecnici, che dovranno essere sempre più professionali e preparati sotto ogni aspetto. Nel prossimo futuro vedo team di professionisti, tecnici, preparatori, mental coach, a lavorare assieme per i giovani. Insomma, un parterre sempre più ampio di queste figure che possa far riproporre sul territorio ciò che già viene fatto per le Nazionali”.