Quando le regole offuscano il buon senso

"Vogliamo raccontare una storia che ha dell’incredibile, si sono persi i valori dello sport e anche le istituzioni sportive, che dovrebbero essere garanti di tali valori, si sono smarrite".Marina di Grosseto: «La USD MarinaCalcio - si legge nella nota del direttivo della USD MarinaCalcio - è una società che ha 60 anni di storia dilettantistica, ha rappresentato e rappresenta nel panorama provinciale un punto di riferimento per tutti quei Bambini/e ragazzi e Adulti che vogliono fare sport.

Negli ultimi anni, la società sportiva, ha iniziato un percorso di crescita ottenendo il riconoscimento di Scuola Calcio, oltre che di aver incrementato due squadre nel settore giovanile ed ad oggi conta 8 squadre e più di 200 atleti iscritti.

La società investe risorse economiche ma soprattutto umane per fare sport e per dare la possibilità a tutti di poter giocare a pallone nel rispetto di quei principi che lo sport dovrebbe insegnare, e lo fa con un contributo umano di puro volontariato.

Dopo due anni di pandemia le risorse delle società sportive si sono ridotte al minimo storico, fiaccando lo stato d’animo di molti nostri atleti costretti a continue quarantene con conseguenti anche contraccolpi psicologici.

Quest’anno, a seguito di molte sollecitazione di alcune società sportive Grossetane, visto che molti ragazzi provenienti dalle scuola calcio di altre società grossetane erano stati esclusi e per non far smettere di giocare una ventina di ragazzi dei 2008, abbiamo deciso di costituire una squadra in modo da partecipare al campionato provinciale Giovanissimi B.

Premesso che il Lavoro fatto da società periferiche, rispetto a quelle che si trovano su Grosseto, per portare avanti il settore giovanile e scuola calcio, è di gran lunga molto più impegnativo se non fosse solo per la logistica e nel servizio dato ai ragazzi nel trasporto presso i nostri impianti.

Nel rispetto dei regolamenti della FGCI, che abbiamo sempre rispettato in tutti i campionati vincendo per 6 anni consecutivi la coppa disciplina della prima squadra e juniores

Quest’anno abbiamo deciso anche per andare incontro alla Federazione visto il numero esiguo di squadre iscritte ai Campionati B sia Giovanissimi che allievi, e visto il numero esiguo oramai di società che sono iscritte ai campionati provinciali dei settori giovanili, bene abbiamo deciso di partecipare con i 2008 Giovanissimi B.

Come premesso una squadra composta da ragazzi con tanta voglia di giocare e da genitori felici di aver trovato una società che li accogliesse.

Sapevamo benissimo fin da subito che non sarebbero stati i risultati sportivi il nostro obiettivo ma quello dei valori legati allo sport oltre a dare un'opportunità a questi ragazzi di fare ciò che più gli piace fare senza essere costretti a smettere di giocare a calcio.

Quest’anno come gli ultimi due anni sono stati difficili per la pandemia e mantenere una rosa iniziale di 20 ragazzi per una piccola società come la nostra è stata un'impresa.

Sta di Fatto che SUBITO DOPO LA SOSTA prolungata a seguito della pandemia, non siamo mai stati in condizioni di avere tutto il gruppo a disposizione ma nonostante tutto abbiamo cercato di mantenere i nostri impegni andando a giocare anche in 11 contati e con il contributo dei ragazzi più piccoli classe 2009.

Sappiamo benissimo che ci sono delle regole da rispettare anche per quanto riguardano le misure da intraprendere qualora che ci siano ragazzi positivi all’interno della squadra, ma è anche vero che per le misure di quarantena cautelativa e comunque di autotutela, ma soprattutto di buon senso sia da parte dei genitori che della società non ci sono regole di sorta.

Mentre per 5 casi positivi dentro una squadra si possono presentare i certificati di positività alla federazione per rimandare la partita, per le quarantene cautelative e le autotutele non vi è nessun tipo regolamento a tutela delle società stesse.

Bene tutti questi buoni propositi non sono contemplati dalla federazione, con cui siamo sempre stati in contatto facendogli presente quali fossero le nostre difficoltà e i sacrifici che la nostra società stava facendo per poter proseguire nel campionato.

Sabato 26 Marzo i nostri ragazzi avevano in programma la partita di campionato a Pitigliano, eravamo 11 contati, sempre tra quarantene preventive e infortuni, pronti per andare a giocare e nonostante fosse scontato il risultato i nostri ragazzi avrebbero onorato tale impegno, come sempre hanno fatto.

La mattina del Sabato alcuni genitori comunicano alla Società che i loro figli avevano avuto dei contatti con altri ragazzi positivi e quindi non se la sentivano di mandarli a giocare, decisione saggia e prudenziale da parte dei genitori che la società ha accolto di buon grado, sommate inoltre, all’impossibilità di utilizzare giocatori negativizzati da covid, ma ancora in attesa di visita medica ( obbligatoria per rientrare all’attività agonistica), l’elenco degli assenti si allunga notevolmente e la società ha comunicato subito alla federazione le difficoltà che avevamo per andare a giocare tale partita e per tutta risposta la federazione ci ha tranquillizzati dicendo che capivano il momento.

Mercoledì 30 Marzo è arrivato il comunicato della Federazione Provinciale dove il Giudice sportivo ci escludeva dal campionato a due giornate dal termine dello stesso, elevando anche una sanzione di 250 euro.

Siamo rimasti sbigottiti, conosciamo i regolamenti ma in un momento come questo credo che il buon senso poteva prevalere senza dimenticare che sono dei ragazzi e che la nostra compagine milita nell’ultima posizione del campionato senza aver mai ne vinto ne pareggiato una partita, questa a manifestare la nostra voglia immensa di fare calcio senza preoccuparci del risultato.

Lo sbigottimento generale oltre che la delusione ha preso il sopravvento provando tanto dispiacere per questi ragazzi, che stavano tornando piano piano ad allenarsi tutti insieme dopo varie vicissitudini e nonostante i risultati e soprattutto speranzosi che magari posticipando anche solamente di 7 / 10 giorni la partita, dato che ironia del caso, quest’ oggi il campionato giunge al termine e con il cambio dell’orario e il recupero di molti ragazzi, secondo noi, ci sarebbero state molte occasioni di recupero, certi che non avremmo leso nessuno, soprattutto la società che ci avrebbe ospitato in quanto anche loro, avrebbero sicuramente preferito disputare la partita contro di noi.

In questo anno è stato creato un gruppo bellissimo, grazie anche a un mister Rocco Crea  al quale vanno i ringraziamenti di l’intera società, che ha fatto un lavoro Eccezionale e grazie anche a dei genitori fantastici che hanno sempre sostenuto questo gruppo di ragazzi, come detto, nonostante i risultati.

Bene quei valori che abbiamo e stavamo insegnando a questi ragazzi è svanito nel momento in cui è stata presa questa decisione da parte delle istituzioni provinciali del Calcio.

Si le Istituzioni si sono smarrite in un momento storico dove avevamo bisogno di un loro supporto, in questi due anni di pandemia si sono riscritte le regole della società civile e di tutte quelle attività legate allo sport.

Chi non lo ha compreso sono proprio le istituzioni calcistiche della nostra Provincia le quali dovevano piuttosto fare da garanti alle società dilettantistiche più piccole tutelandole e assistendole, purtroppo questo non è avvenuto, ma vi assicuriamo che ne avremmo avuto molto bisogno, perché questi due anni sono stati pesantissimi per tutti, ma l’essere più piccoli e più periferici, sta rischiando di davvero di mettere a repentaglio il grande lavoro svolto in questi anni.

Per concludere, questo provvedimento adottato contro questi ragazzi e contro una società che pretende rispetto, non farà altro che orientare le nostre scelte future e porterà questa società a proseguire i campionati nei prossimi anni con squadre miste a discapito di quei ragazzi che smetteranno di giocare a pallone perché non troveranno nessuna società che li accoglierà.

La stessa federazione, in più riunioni e incontri, ci ha sempre indotto e sensibilizzato a costituire le squadre di fascia B, proprio per garantire un percorso a molti ragazzi che, stretti nella morsa delle squadre uniche, avrebbero probabilmente abbandonato l’attività sportiva.

Noi come altre società, in realtà ben poche, in quanto il campionato Giovanissimi B è composto da sole 8 squadre in un’intera provincia che va da Capalbio a Monterotondo, abbiamo siamo andati incontro alla federazione, ma probabilmente per gli anni futuri, valuteremo meglio i nostri percorsi e programmi.

Di questo se ne assumeranno la responsabilità le istituzioni le federazioni e coloro i quali hanno indotto società come la nostra a non partecipare più a campionati per far riprendere un settore giovanile provinciale che sta segnando un minimo storico di società partecipanti, facendo smettere di fare sport a coloro i quali chiedevano solo di poter condividere valori sportivi fondamentali e crescere dentro un gruppo di ragazzi.

Per ultimo, ma non come importanza, la partita che avevamo in programma di campionato con la società Virtus Maremma verrà effettuata, in accordi con la società stessa, per onorare i nostri impegni, con la presenza di un arbitro volontario.

Tutto ciò anche se non avrà validità a livello Federale assumerà un significato simbolico importante per i ragazzi e la Società stessa».