Liste di attesa nel grossetano: la Sud Est amplia la propria offerta

Rinnovata la convenzione con i privati accreditati per prestazioni aggiuntive.Grosseto: Prosegue il piano di azioni della Asl Toscana sud est per abbattere le liste di attesa. Oltre alla realizzazione di soluzioni attivate all'interno dell'Azienda, come la possibilità di avvalersi dell'attività in aggiuntiva, attualmente valida e in corso, nella zona di Grosseto è stata da pochi giorni rinnovata la convezione con privati accreditati per l'erogazione di prestazioni supplementari.

La nuova convenzione stabilizza gli accordi già in essere nel 2019, con un investimento di 50.000 euro e prevede un potenziamento ulteriore delle risorse messe in campo, per un totale di 205.000 euro nel 2020.

In particolare, l'accordo riguarda l'erogazione di prestazioni ambulatoriali di riabilitazione delle disabilità fisiche per adulti e psichiche per minori della provincia di Grosseto, presso strutture private accreditate convenzionate con il Sistema Sanitario pubblico e situate a Grosseto.

La convezione prevede che i pazienti possano usufruire dei servizi suddetti presso Istituto AIRRI di fisiodiagnostica, Centro Vasari e Centro di rieducazione del linguaggio, strutture già presenti nel precedente accordo, con l'aggiunta del Centro Pegaso, appena introdotto.  

L'accesso ai servizi di queste strutture passa comunque sempre dalla Asl ed  è  subordinato alla valutazione e alla redazione di un piano di trattamento da parte di un'équipe aziendale, formata da due specialisti: un tecnico della riabilitazione e un neuropsichiatra infantile per le disabilità psichiche, o un fisiatra per quelle fisiche. Nell'erogazione delle prestazioni, i privati convenzionati devono attenersi alle procedure aziendali per la gestione ambulatoriale delle patologie previste dall'accordo. La presa in carico dunque resta pubblica,  anche se la prestazione è eseguita nelle strutture private.
Il vantaggio di questa scelta è una maggiore flessibilità di risposta nel far fronte al fabbisogno di salute dal momento che la Asl decide e orienta le risorse date ai privati in base alla domanda. I cittadini, come accade nei centri ambulatoriali e diagnostici della Asl,  a seguito della prestazione dovranno pagare il ticket sanitario, tranne in caso di esenzione.  

La collaborazione con i privati accreditati rientra anche nel piano di programmazione per l'abbattimento delle liste di attesa che la Sud Est, anche alla luce degli indirizzi regionali, ha messo in atto già da molti mesi in diversi ambiti assistenziali, con l'obiettivo di assicurare il tempo di risposta più adeguato al bisogno di salute dei cittadini, riducendolo al minimo. Secondo la normativa, Infatti, le aziende sanitarie devono assicurare ai cittadini i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e, se necessario, possono farlo avvalendosi delle proprie strutture e anche affidando il servizio alle strutture private accreditate e convenzionate.

“Anche questo accordo contribuisce a concretizzare l'intenzione dell'Azienda, dichiarata da mesi, di mettere in atto tutte le misure possibili per abbattere quanto più possibile le liste di attesa, andando a sommarsi a quelle interne già realizzate come l'aumento dell'attività aggiuntiva - commenta il direttore generale, Antonio D'Urso - L'offerta di prestazioni erogate attraverso strutture private convenzionate va a vantaggio dei cittadini che laddove non trovino posto nei tempi previsti nelle nostre strutture, avranno la sicurezza di potersi curare qui con gli stessi risultati e le stesse garanzie dei servizi pubblici Asl”.