La Federazione provinciale di Rifondazione Comunista ribadisce: 'Inaccettabile la direttiva Lamorgese'

Grosseto: «Che periodo difficile, questo, per la nostra società! Forse - scrive Stefania Amarugi per la Federazione provinciale di Rifondazione Comunista - non tutti hanno acquisito la consapevolezza che un po’ per volta ci vengano tolti spazi di libertà! E le istituzioni che per prime dovrebbero rendersi garanti della Costituzione un po’ per volta la stanno invece mettendo a rischio. Il ministro dell’interno Lamorgese, cioè quella stessa persona che ha permesso l’assalto fascista alla CGIL, ora vorrebbe limitare la libertà di manifestare.

Non è una cosa da poco... chiamasi DEMOCRAZIA. Scendere in piazza, far sentire la propria voce, poter esprimere il proprio dissenso, condividere questa forma di espressione insieme agli altri rappresenta l’abc della sovranità popolare e nessuno può arrogarsi il diritto di spazzarla via. Non si possono prendere a pretesto i cortei no vax. Troppo facile stigmatizzare atteggiamenti che per le nostre sensibilità possono essere anche urticanti. Non ci dimentichiamo mai una delle più belle frasi di Voltaire: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”.

La motivazione che starebbe dietro a questa decisione è che i negozianti vedano minacciato lo shopping natalizio! Troppo debole e soprattutto in maniera subdola si vuole far leva su quelle che possono essere anche legittime preoccupazioni di una categoria alle quali però si vorrebbero sacrificare le basilari regole costituzionali del nostro paese.

Questo è veramente troppo e speriamo sinceramente che qualche altra voce si unisca alla nostra nel segnalare questo grave vulnus al nostro vivere civile».