W Castiglione, Cesario e Mazzini rispondono all'attacco della lista L'Alternativa

Castiglione della Pescaia: Non si fa attendere la risposta del gruppo consiliare W Castiglione, in seguito alle polemiche scaturite dopo l’ultimo consiglio comunale.A rispondere all’attacco di L’Alternativa sono stati i due consiglieri eletti Alfredo Cesario e Edoardo Mazzini.

“A distanza di qualche giorno dalla sua uscita – ha esordito il capogruppo Cesario - sono sempre più convinto che dietro l’attacco scomposto lanciato da L’Alternativa contro di noi, in seguito alla discussione riguardo l’approvazione del bilancio consuntivo e previsionale dell’Azienda Speciale Castiglione 2014, si nascondano tutti i grossi limiti di un modo di fare politica che oramai ha segnato il suo tempo.    
Sì perché se il retro-pensiero che si annida dietro questo tipo di giudizi - ha proseguito Cesario - è che chi siede sui banchi dell’opposizione debba per forza andare contro la maggioranza, allora tanto vale rimettere indietro di qualche decennio le lancette dell’orologio e ritornare all’epoca in cui le segreterie di partito imponevano i loro diktat a tutti, nessuno escluso, condizionando pesantemente la vita politica degli enti locali”.   
L’affondo arriva però da Mazzini che attacca: “Visto che molti di L’Alternativa provengono da un’area politica in cui, storicamente, gli ordini di scuderia venivano eseguiti senza pensiero critico e senza osare replicare, ciò spiegherebbe in parte questo atteggiamento e le ragioni di un’uscita giornalistica che sembra, più che altro, una ricerca spasmodica di visibilità, dopo l’uscita frettolosa dal palcoscenico e dai riflettori della campagna elettorale”.    

Nell’atteggiamento della lista che, assieme a W Castiglione, siede sui banchi dell’opposizione, entrambi intravedono un comportamento strumentale e pretestuoso.   

“L’ho detto fin dal primo giorno della mia candidatura – ha sottolineato Cesario. E  a seguito di questo attacco, lo ribadisco con maggior forza oggi: fare opposizione costruttiva significa lavorare “per” il bene del paese e non lavorare “contro” in modo indiscriminato e disordinato confondendo persone, amministratori e atti. Il nostro paese ha bisogno di contare su tutte le energie positive, di qualunque provenienza e di qualunque appartenenza, così da superare le tante problematiche cronicizzate (decoro, situazione infrastrutture portuali, sicurezza) e cogliere l’enorme opportunità del PNRR per il rilancio e lo sviluppo dell’intero territorio castiglionese. Ma c’è di più: siamo chiamati ad affrontare in modo organizzato sfide importanti come quella della Direttiva Bolkestein. L’opposizione di spinta, come l’ho battezzata in tempi certamente non sospetti, punta esattamente a questo: a superare i limiti della dialettica politica, e ad operare nel puro interesse della comunità che si rappresenta. In tal senso abbiamo infatti invitato la maggioranza ad adottare maggior iniziativa verso una sostanziale crescita, come promesso in campagna elettorale, anche dell’Azienda Speciale, e quindi a rendere maggiormente efficiente la gestione della stessa attraverso l’adozione di modalità operative, in particolare sulla pianificazione dei costi, più attenta, puntuale e moderna”.

Mazzini ha inoltre voluto fugare qualunque dubbio riguardo l’esistenza di un’intesa cordiale tra W Castiglione e la sindaca Nappi.   

“Dire che tra noi e la sindaca Nappi ci sia un accordo sottobanco, è ipotesi tanto assurda quanto fantasiosa. Diciamolo: una vera e propria fesseria. Perché avremmo dovuto contestare le performance dell’Azienda che, dal punto di vista amministrativo, ha generato un utile netto di esercizio? Perché avremmo dovuto avallare un atteggiamento smaccatamente ostruzionistico verso la maggioranza in materia di bilancio dell’Azienda Speciale quando ci sono luoghi, tempi e modi istituzionali per discutere nel dettaglio le questioni specifiche, come ad esempio le commissioni consiliari dove sarà possibile audire nel dettaglio i dirigenti dell’Azienda stessa?“.
E ha proseguito: “Castiglione non ha certo bisogno di un’opposizione becera e pretestuosa, mossa unicamente dall’ambizione personale quasi egemonica e - viene da chiedersi - da potenziali conflitti di interesse. Vedremo su temi inerenti la Sanità, la Farmacia Comunale, in uno stato assolutamente inadeguato, e l’Urbanistica di che natura sarà l’azione dei consiglieri de l’Alternativa.
Per quanto ci riguarda, dai banchi del consiglio comunale, offriremo in ogni occasione un esempio sostanziale di responsabilità politica ed istituzionale”.       

Caustico, infine, l’intervento conclusivo di Cesario:
“Se di accordi si vuole parlare, allora perché non confrontarci sull’intesa verbale siglata con una stretta di mano tra il sottoscritto e la consigliera Giannotti al momento della sua discesa in campo?  Perché non parliamo dell’accordo che avevamo sottoscritto per condurre una campagna elettorale parallela e non conflittuale, permeata dalla volontà di non provocare alcuna azione di disturbo reciproca? Ci eravamo accordati sull’idea di dare al cittadino la possibilità di comprendere, chiaramente, quale fosse l’offerta politica che si sarebbe trovato di fronte per esprimere in modo consapevole il suo voto.  Perché quell’accordo tra persone per bene è stato immediatamente disatteso da L’Alternativa, mostrando fin a subito il volto di ciò che poi, come gruppo politico, ha subito incarnato, ovvero un volto di dialettica urlata, non costruttiva e non certo propositiva ed orientata al bene della Comunità?  Temiamo che questo volto non si sia ancora mostrato del tutto: siamo infatti sicuri che le proverbiali “travi” che cercano “pagliuzze” negli occhi altrui non tarderanno a manifestarsi”.