Barzanti, PCI regionale: 'Il PD voleva lavarsi la coscienza con un mazzolino di fiori al San Marco'

Grosseto: "Il 21 gennaio, il nostro partito, il Pci - si legge nella nota della segreteria PCI Federazione di Grosseto -, erede legittimo, dato che è il solo a poter vantare diritti di immagine, logo, sigla, eredità ideologica e culturale del Pci storico, ha festeggiato i cento anni dalla nascita del partito a Livorno, di fronte all'ex teatro San Marco, lo stesso che vide un secolo fa la nascita Partito comunista d'Italia.

Abbiamo dato vita a un presidio durato tutto il giorno, che ha visto la partecipazione e il susseguirsi di interventi di altre forze durante la tarda mattinata.

A un certo punto una delegazione del Pd si è presentata per depositare un mazzolino di fiori, proprio al teatro San Marco, provocando le proteste delle compagne e dei compagni del Pci. Una vera e propria provocazione politica, un affronto culturale ed ideologico che solo la nostra posatezza ha impedito reazioni scomposte.

Il Pd al San Marco per ricordare quel Pci che hanno sciolto, sepolto, prendendone talmente le distanze che anche in Europa la delegazione del Pd ha votato con la destra per equiparare il nazismo al comunismo. Che vergogna! Lo stesso Pd che riconosce il golpista Guaidò come presidente fantoccio voluto dagli americani per ribaltare il voto popolare che ha visto vincere il presidente Maduro in Venezuela”.

Queste le affermazioni del segretario regionale del Pci, Marco Barzanti, in merito alla presenza di alcuni esponenti del Pd, tra cui l'onorevole Andrea Romano.

“Parliamo di quel Pd che negli anni ha eliminato l’articolo 18 che tutelava i lavoratori introducendo instabilità e precarietà con il Jobs act, l’alternanza scuola-lavoro, che ha preferito dare 35miliardi di euro alle banche anziché alle famiglie e ai lavoratori. Lo stesso Pd che pur perdendo il referendum ha eliminato le Province e ha attaccato la Costituzione con la riduzione della rappresentanza. Quel Pd che votò l’autonomia delle Regioni, cambiando il titolo quinto della Costituzione e infatti ora vediamo i fallimenti di quella scelta”, continua Barzanti. “Il covid 19 ha dimostrato il fallimento delle autonomie regionali che si sono fatte leggi elettorali di convenienza territoriale tutte con sistemi differenti e con politiche sanitarie fatte di privatizzazioni, esternalizzazioni, tagli al personale medico, infermieristico, lasciando il peso del soccorso al volontariato nella maggior parte dei comuni. Ennesima vergogna del fallimento di un sistema. Il Pd che si è presentato al San Marco evidentemente spera che il popolo non sappia riconoscere i revisionisti, i borghesi, i neoliberisti che hanno fatto carriera rispetto ai comunisti”

E infine: “Avete smantellato lo stato sociale, modificato la più bella e importante Costituzione del mondo, avete tagliato diritti, sanità e istruzione, impoverendo le lavoratrici, i lavoratori e le famiglie e non provate vergogna. Non avete vergogna di ciò che siete diventati e di ciò che avete distrutto. Nemmeno ci stupiamo che a pochi metri da noi, al teatro Goldoni, il sindaco di Livorno (Luca Salvetti, ndr) abbia invitato solo il Pd... Chiudiamo con una battuta questa nostra nota: Goldoni capitalisti e revisionisti, al San Marco solo i comunisti!”.

Da parte della segreteria del PCI di Grosseto piena condivisione nelle dichiarazioni del segretario regionale alle quali si somma lo sdegno per quanto affermato da Simiani nel corso di un suo intervento su TV9 definendo “reduci” i sostenitori del PCI.

Noi siamo quelli che orgogliosamente sosteniamo le politiche dei diritti e delle conquiste fatte con il glorioso PCI e vogliamo ricostruire quella forza che il PD ha sepolto e che prova ancora ad utilizzare per occupare posti di potere.