Fratelli d’Italia: ‘Governo cancella nuovamente i ruoli di padre e madre. Noi diciamo no a genitore 1 e genitore 2’

Intervento del Coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi, dopo l’annuncio del ministro Lamorgese. Grosseto: “Diciamo un fermo e chiaro NO, alla dicitura genitore 1 e genitore 2, ripristinata dal ministro degli Interni Lamorgese. Noi di Fratelli d’Italia, difendiamo i nostri nomi e i nostri valori, perché i genitori, madre e padre, non sono numeri, ma persone con una loro precisa identità e valore all’interno della famiglia”, questo il commento di Fabrizio Rossi, coordinatore regionale Fratelli d’Italia, alla notizia della reintroduzione di tale dicitura, sulla carta di identità per i minori di 14 anni o sui moduli di iscrizione a scuola dei bambini.

“La ministra Lamorgese, - sottolinea Fabrizio Rossi - ha addotto la motivazione alla reintroduzione di genitore 1 e 2, quella di garantire la conformità al quadro normativo introdotto dal regolamento dell’Ue e di superare le problematiche applicative segnalate dal Garante della privacy sul decreto del 2019”.

“Di fatto, così facendo – tuona il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia - si cancellano i nomi di padre e madre per compiacere le così dette famiglie Arcobaleno. I ruoli biologici, che l’allora ministro aveva ripristinato, vengono nuovamente aboliti per decreto come già aveva fatto il rottamatore Matteo Renzi nel 2015”.

“Pertanto, - prosegue Mara Ciarpi, responsabile provinciale dipartimento Famiglia FDI Grosseto - da una parte la gabbia dei regolamenti europei da cui sembra che solo in questo caso non si possa sfuggire, dall’altra la preoccupazione di un politically correct, o politicamente corretto qualsivoglia, in cui i diritti diventano dei meri enunciati”.
“Risulta quasi offensivo pensare che la maternità e la paternità possano essere ridimensionati sulla base di una nomenclatura amministrativa”, conclude Ciarpi.

“Dal punto di vista giuridico il quadro, anche per le coppie omosessuali, è chiaro”, commenta Mara Ciarpi, responsabile provinciale dipartimento Famiglia FDI Grosseto. – “Può esistere un genitore biologico, che la legge naturalmente riconosce, e un altro genitore, padre o madre che sia, che può diventare tale solo in forza dell’articolo 44 della legge 184 del 1983, la cosiddetta adozione in casi speciali”, conclude Ciarpi.