Tavolo della Salute: 'Il consiglio prenda posizione sulla sanità e sulla pneumologia'

In una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Massa Marittima e ai capigruppo in Consiglio Comunale Alessandro Giuliani, Fiorenzo Borelli, Daniele Brogi e Ivan Terrosi, i rappresentanti del Tavolo della Salute Paolo Mazzocco e Luciano Fedeli chiedono che il consiglio comunale prenda posizione sulla sanità ospedaliera e territoriale e si faccia promotore di iniziative in merito.

Massa Marittima: "Nella nota, - dicono - si chiede di procedere rapidamente ad un impegno collegiale e unitario da parte del Consiglio e delle forze politiche che lo compongono per l’adozione di un documento ufficiale dove si prevedano una serie di indirizzi precisi.

Per l’ospedale: stop al taglio dei posti letto e delle attività dei singoli reparti, nuove assunzioni di personale medico e infermieristico, l’inserimento di letti di sub intensiva già finanziati con specifiche risorse messe a disposizione del governo, il mantenimento degli attuali livelli di cura per le aree di chirurgia, pneumologia, ortopedia, cardiologia, medicina, diagnostica.

Per il territorio: realizzazione in tempi rapidi la casa della salute e sostegno della medicina territoriale con le necessarie figure professionali indispensabili alla creazione di un sistema alternativo al ricorso ospedaliero e non limitarsi alla redistribuzione degli utenti a carico dei pochi e sempre meno professionisti rimasti.

Siamo ormai al secondo anno di legislatura e nessuna discussione e posizione sono state espresse dal comune di Massa Marittima, questo preoccupa i rappresentanti del Tavolo.

Non solo ma un altro campanello d’allarme lancia segnali poco rassicuranti, poiché se è vero che i due pneumologi dirottati su Grosseto per l’emergenza covid da qualche giorno sono rientrati all’ospedale, questi non potranno che garantire solo visite e diagnostica, impoverendo ulteriormente quel servizio importante per una zona come le Colline Metallifere.

Le voci su un ulteriore ridimensionamento se non addirittura uno smantellamento del reparto, avanzate già durante la gestione Calamai, si fanno ancora più insistenti e, a riguardo, è indicativo come l’azienda abbia provveduto all’assunzione di 5 pneumologi assegnati tutti all’ospedale di Grosseto senza destinarne alcuno a Massa Marittima che deve continuare a funzionare con soli due pneumologi.

È bene ricordare come e perché nacque la Pneumologia a Massa Marittima. Alla chiusura dei dispensari, quello di Massa Marittima diretto dal Dottor Elio Paoli, specializzato al Forlanini di Roma, il più evoluto centro pneumologico del mondo, oggi chiuso, si volle creare un ambulatorio di pneumologia prima, e poi un vero e proprio reparto, proprio perché il nostro territorio aveva pesanti ricadute di malattie professionali dovute alle miniere e filiere connesse.

Era un vanto per l'ospedale ed un orgoglio per la cittadinanza. Naturalmente la pneumologia non era e non è solo silicosi e il reparto era e deve rimanere vero riferimento per tutte le patologie respiratorie, tanto che l'unità operativa fu classificata di primo livello con tutto ciò che comporta in termini organizzativi.

Bene, in anni relativamente recenti l'unità operativa è stata declassata a 2 livello,un taglio senza motivo se non per realizzare economie passato sotto il silenzio delle istituzioni.

Oggi addirittura il tentativo è quello di un ulteriore ridimensionamento perché due soli specialisti non potranno certo continuare a svolgere le attività di un reparto che possa definirsi ospedaliero.

È bene quindi che il consiglio valuti anche questi aspetti uscendo da un silenzio e da un immobilismo grazie al quale l’azienda continua a fare il bello e il cattivo tempo".