Barzanti, Pci: 'Occorre un fronte della sinistra di classe e del lavoro, il voto al Partito comunista italiano serve anche a questo'

Siena: “La proposta l'abbiamo avanzata, adesso aspettiamo le risposte degli altri partiti comunisti e delle altre forze della sinistra di classe, di tutti coloro che mettono al centro delle loro politiche le questioni del lavoro ed i diritti dei lavoratori.

E' evidente che serve un grande fronte della sinistra comunista e del lavoro, serve l'avvio di una fase di consultazione permanente fra tutti coloro che hanno a cuore non solo la salvaguardia ma anche il rilancio, forte, dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, da cui discente ogni altra cosa, dalla sanità pubblica ed efficiente all'accesso gratuito alla scuola e ai servizi per l'infanzia, dai diritti sociali a tutto quel che rende civile un paese o una regione”.

Lo ha detto oggi, mercoledì 16 settembre, incontrando a Siena un gruppo di studenti dell'università senese, il candidato a presidente della regione Toscana del Pci, Marco Barzanti, che ha precisato: “La democrazia italiana sta vivendo un momento molto difficile e delicato. Tutte o quasi le leggi elettorali vigenti, nazionali o regionali, tendono ad emarginare le forze politiche più piccole impedendo di fatto la rappresentanza di larghe fasce della popolazione. Al contempo vi è un attacco serrato alla Costituzione italiana portato avanti con la scusa della riduzione del numero dei parlamentari. Ne è prova evidente il fatto che la proposta di legge elettorale che dovrebbe essere approvata dopo la riduzione dei parlamentari, contrariamente a quanto raccontano M5s e Pd, non prevede il proporzionale puro ma un sistema premiante con lo sbarramento al 5 per cento, mentre la Lega è dichiaratamente per il sistema maggioritario.

Se fossero stati seri, o meglio onesti, avrebbero prima fatto la legge elettorale e poi avrebbero chiesto la riforma costituzionale con la riduzione dei parlamentari. In realtà quello che stanno facendo è gettare fumo negli occhi agli italiani dopo averli disgustati con i loro giochi di potere. Chiediamo pertanto al popolo di aprire gli occhi. Se il vero obiettivo fosse stato quello di tagliare i costi della politica, sarebbe bastata la riduzione delle indennità di deputati e senatori, mentre il vero obiettivo di questa classe politica è svilire la rappresentanza popolare e concentrare ancora di più il potere nelle mani di pochi, a danno dei territori più marginali e delle assai già maltrattate minoranze.

Quindi, nel ribadire che il Partito comunista italiano voterà No al taglio dei parlamentari, nel dichiaraci contro lo smantellamento della Costituzione figlia della Resistenza, chiediamo un voto alle regionali in Toscana annunciando fin da ora che, comunque vada, lavoreremo per l'avvio di una piattaforma condivisa in cui ognuno potrà partecipare con il proprio simbolo e la propria autonomia, tutti con pari dignità, con l'obiettivo di realizzare in futuro anche dei fronti elettorali in grado di vincere od ottenere grandi consensi perché solo unendo le forze si può invertire la rotta”.