Verso le regionali. Gessi Rossi, FDI, Amati: dimostra chiaramente come i cittadini siano costretti a costituire comitati in difesa dei propri territori' 

Campagnatico: “La questione dei gessi rossi dimostra chiaramente come i cittadini siano costretti a costituire comitati in difesa dei propri territori perché la politica, anzichè essere un importante riferimento capace di tutelare i loro diritti o esercitare le loro istanze, si dimostra quasi sempre un nemico spietato, pronto ad agire contro la loro stessa volontà".

"La scure della cattiva politica, soprattutto regionale, si è abbattuta in questi anni sulla Maremma, provocando tagli selvaggi ai servizi, soprattutto quelli assistenziali, e adottando decisioni che spesso hanno cozzato con l’interesse del territorio in termini di valorizzazione, crescita e sviluppo (vedi i ritardi cronici e la lentezza con cui i lavori di ammodernamento delle infrastrutture di competenze dell’Ente procedono) Nel caso della cava di Pietratonda, come mai coloro che in questo periodo pre elettorale sono diventati assidui frequentatori dei piccoli paesi collinari e costieri, fino ad oggi hanno taciuto su quello che veniva detto o deciso all'interno delle conferenze dei servizi?

È normale che chi occupa uno scranno in Regione taccia ai cittadini su questioni importanti come l'apertura dello stoccaggio, in quell’area, di scarti di lavorazione, e non abbia preso una chiara posizione al riguardo quando avrebbe dovuto e potuto? E questo vale tanto per il caso Pietratonda, quanto per la questione delle centrali geotermiche sull’Amiata, in riferimento al periodo in cui in regione c’era un assessore maremmano targato PD. Quello che è certo è che la provincia di Grosseto si ritrova a subire l'inadeguatezza dei suoi rappresentanti a Firenze. Di coloro che, soprattutto negli ultimi cinque anni, hanno subordinato gli interessi del territorio al proprio tornaconto politico. Che non hanno saputo difendere l'Amiata dallo scempio perpetrato dall’Enel, salvo accontentarsi delle briciole elargite dalla società prima della scadenza della concessione (anno 2024).

Adesso la zona tra Civitella Paganico e Campagnatico dovrebbe diventare il cestino dell'immondizia di un'altra multinazionale. Magari facendola passare come una manovra essenziale per non compromettere il bacino occupazionale! E non si pensa che l’area, sapientemente recuperata, potrebbe rappresentare un ulteriore leva di sviluppo capace di creare, in zona, un piccolo indotto in cui far crescere imprese (magari ricettive) e con esse l’indotto occupazionale che ne deriverebbe. La prossima conferenza dei servizi sui gessi Rossi a Pietratonda sarà il 1 ottobre, ovvero ad elezioni concluse e con un nuovo consiglio regionale insediato. Anche in ragione di questo, la scelta del voto 20 e 21 settembre diventa determinante per stoppare queste scelte scellerate e mandare a casa la vecchia politica.

Designare rappresentanti territoriali che abbiano davvero a cuore la salvaguardia ambientale e quella della salute pubblica può segnare un importante cambio di rotta su cui riscrivere il futuro della Toscana. No deciso alla discarica a Pietratonda e alle speculazioni. Sì ad investimenti che migliorino il territorio e lo rendano più accattivante agli occhi del turismo ecosostenibile attualmente in netta ascesa, con la creazioni di itinerari e percorsi attraverso le campagne ed i boschi di Civitella e Campagnatico, che comprendano visite guidate all'interno dell'ex cava di Pietratonda, alla riscoperta di realtà rurali ed enogastronomiche a km 0, attraverso bandi regionali volti al finanziamento di progetti che puntino alla valorizzazione, realizzazione e fruizione d'infrastrutture finalizzate allo sviluppo del turismo sostenibile , oltre che a nuovi bandi per la conservazione e ripristino degli elementi caratteristici del paesaggio, salvaguardia e valorizzazione della biodiversità nelle zone rurali interne”, così termina la nota di Guendalina Amati, candidata per Fratelli d’Italia al consiglio regionale Toscana nel collegio di Grosseto.