Festa di Casapound a Grosseto. Il PCI: 'Bisogna finirla con l'ipocrita antifascismo di facciata'

Grosseto: "La Costituzione, nelle sue disposizioni finali, è categorica: è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.In attuazione del dettato costituzionale - si legge nella nota della segreteria PCI Federazione di Grosseto - e per contrastare concretamente l’utilizzo di gesti, slogan o ricorrenze riconducibili al fascismo, sono state promulgate specifiche norme legislative che vietano di professare il fascismo e in particolare gestualità, motti e altre caratteristiche che possono essere associate ad esso.

La legge Scelba del 1952 ha introdotto il reato di apologia del fascismo, che viene punito con la reclusione e con la possibilità di essere multati. La legge Mancino del 1993 perseguita più esplicitamente chi fa o promuove atti di discriminazione su basi religiose, etniche o nazionali.

E allora, come mai organizzazioni dichiaratamente fasciste come Casapound, esistono ed operano alla luce del sole senza incorrere nei rigori della Legge?

Ebbene possono farlo grazie all’ignavia della magistratura, alla complicità della Destra, non ostilità del Centro e sostanziale disinteresse dei 5 Stelle nonché, da sempre, al tiepido contrasto della sinistra fucsia, che si ricorda dell’antifascismo solo per far passerella il 25 aprile e, di tanto in tanto, lo rispolvera esclusivamente a fini elettorali.

Per il PCI, invece, la battaglia antifascista va portata avanti tutti i giorni, con forza e coerenza, non lasciando passare in silenzio alcun rigurgito fascista e cercando sempre l’unità d’azione con tutte le forze antifasciste.

Chiediamo perciò all’ANPI, che giustamente si propone di rappresentare TUTTI gli antifascisti, a prescindere dai diversi orientamenti politici, di prendere immediatamente posizione e dar luogo, in concomitanza allo squallido raduno neofascista, ad una militante vigilanza in merito ed indire una manifestazione contro questi delinquenti, ai quali è di fatto consentito violare impunemente la legge.

Il PCI si mette a disposizione e parteciperà ad ogni iniziativa unitaria.

Perché il fascismo non è un opinione politica, è un reato e come tale va impedito e chi lo sostiene perseguito ai sensi di legge".