Il Presidente del Comitato Pastori d’Italia, Mirella Pastorelli: 'Lotto per gli allevatori e non per un posto in Regione'

Grosseto: "La mia battaglia contro la predazione solo per gli allevatori, no per un posto in Regione", adesso Mirella Pastorelli può smentire le voci che circolavano sul suo operato nei riguardi della zootecnia, accuse che oggi con orgoglio può più che mai smentire.

“Non porto avanti il problema della predazione perché aspirante ad una poltrona in regione, - commenta Mirella Pastorelli - in questo momento l’ho dimostrato, non accettando nessuna offerta di candidatura che mi era stata proposta. Ho un unico motivo: combattere per uno scopo importante come la zootecnia dimenticata da tutti, ogni volta che si sono seduti su certi scranni".

"Siamo ormai in campagna elettorale, - continua Pastorelli - e come presidente del Comitato Pastori d’Italia sento il dovere di fare un appello ai candidati a Governatori della Toscana. Gli allevatori sono un bel bacino di voti, ma da ora in poi vogliono certezze assolute, non vogliono sentire le solite parole faremo, basta con il faremo, cominciamo a dire si fa e in quali tempi e tutto nero su bianco. La campagna elettorale non può essere basata solo su critiche a chi sta governando, deve essere basata su idee concrete realizzabili, non il libro dei sogni , nei quali si legge la convivenza tra lupi ed ovini, soluzioni utopistiche di chi vive lontano dalla cruda realtà degli allevatori".

"I problemi sono molti da trattare e vanno risolti attraverso tavoli nei quali la presenza degli allevatori è fondamentale ,perché come conoscono e sanno parlare di: predazione, dissesto idrogeologico, investimenti in zootecnia e diversificazione degli investimenti sulle fonti rinnovabili nessuno sa trattare. Chiude il Presidente del Comitato Pastori d’Italia, rinnovando l’appello ai candidati: Se i voti degli allevatori, possono fare la differenza, dimostrino con i fatti ciò che stiamo chiedendo e noi ci saremo".