Incendiata in città, la targa che ricorda i partigiani caduti

Culicchi segretario Pd: “Atto vigliacco e violento. Una città ancora divisa non ha futuro” Grosseto: “Dare fuoco alla targa che commemora il partigiani è un atto vigliacco, violento e volutamente provocatorio che non possiamo derubricare ad atto di vandalismo. Spaccare e dividere sono gli anelli di una catena che ci tengono prigionieri all'immobilismo e alla crisi economica”. E' questo il duro commento di Leonardo Culicchi segretario del Pd di Grosseto in merito al gesto compiuto stanotte contro la targa commemorativa in Porta Vecchia che ricorda i nomi dei partigiani uccisi durante la liberazione della città dai nazifascisti.

“Cose del genere non erano mai accadute a Grosseto – aggiunge - ed inutile mettere mille telecamere o istituire assessorati alla sicurezza se poi le stesse istituzioni non mettono in pratica ogni azione per unire invece di lavorare per dividere. Mi aspetto adesso che questa targa bruciata sia esposta nell’ufficio del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna insieme alla statuina della Madonna e entrambi i simboli sotto la lavagna dei fratelli Matteini, così che ogni mattina il sindaco, e ogni primo cittadino che lo seguirà, dovranno ricordarsi della missione che gli elettori gli hanno affidato: unire, crescere, prosperare.

Grosseto si troverà ad affrontare ben presto una situazione economica difficile – prosegue Culicchi -, e dovrà trovare forza e idee per rimettersi in moto sfruttando le sue grandi risorse. Ma tutto questo sarà impossibile se si infanga la memoria sui nostri valori democratici e non creiamo un senso di appartenenza. L'unità è fondamentale per coinvolgere tutti in un cambiamento difficile ma irrinunciabile per il nostro futuro e soprattutto per le nuove generazioni".