'Chi ha paura dello sport?'

Intervento della Lista SVOLTA in merito alla riapertura degli sport di contatto.Firenze: "Nella gestione della pandemia in Italia - si legge nella nota -, la Toscana si è distinta per essere una delle regioni che è meglio riuscita a contenere il diffondersi del virus, nonostante la vicinanza ad aree con un tasso molto alto di contagi.

Allo stato attuale la decisione di tenere ancora chiuse alcune attività, come ad esempio gli impianti sportivi, senza una motivazione specifica appare incoerente rispetto all’approvazione del ministro Spadafora della possibilità di praticare sport di contatto e alla riapertura di tali attività in regioni più esposte al Covid quali Puglia, Liguria, Veneto e Sicilia, per citarne alcune.

Non dimentichiamoci che, oltre al calcio professionistico, il tessuto sociale italiano è ricco di praticanti di sport minori per i quali la prolungata inattività mette sempre più a repentaglio la conservazione di un bagaglio di preparazione atletica e tecnica durate magari anni e che solo i centri sportivi possono garantire in massima sicurezza, sotto il controllo delle autorità. La Toscana è terra di sportivi, scriveva la Regione a marzo 2020: oltre un milione di persone coinvolte, 6 mila impianti e circa 10.700 spazi attrezzati che permettono di svolgere oltre 15 mila attività sportive.La Toscana è anche una delle prime dieci regioni per diffusione della pratica sportiva continuativa e la nostra lista SVOLTA! ha ben chiara l'importanza dello sport: non è soltanto attività ludica motoria, lo sport è salute e benessere dei cittadini, lo sport muove l'economia creando posti di lavoro e turismo anche tramite l'indotto ad esso legato.

La Lista SVOLTA! chiede alla Regione Toscana di emanare ogni atto utile perché le attività sportive riprendano in sicurezza, in modo da salvaguardare il tessuto sociale ed economico o, in difetto, che fornisca, in nome della trasparenza, le motivazioni di questo diniego. La lista SVOLTA! è disponibile a fare da tramite con la Regione per riaprire il dialogo su questo argomento.

Tenendo conto della criticità di questo frangente, speriamo tuttavia che anche i gestori di impianti sportivi possano mostrarsi disponibili a un ulteriore sforzo, controllando e registrando, contemporaneamente, gli accessi degli utenti alle strutture come precauzione in questa fase delicata di ripartenza.
Ne va della sicurezza stessa degli sportivi e della sopravvivenza di società, associazioni e lavoratori".