Strade, Pci: La SS 439, e quei lavori mai portati a temine'

Massa Marittima: "C’era una volta, - recita una una nota del Pci Colline Metallfere - la Strada Statale 439 “Sarzanese – Valdera che da Follonica arriva sino a Volterra. Poi molte strade statali passarono alle Regioni, compresa la 439, e si parlò di adeguamenti importanti con finanziamenti europei. La 439 venne affidata per la manutenzione alla provincia di Grosseto, che investì i fondi per adeguare la strada, renderla sicura e rappresentare un collegamento tra costa ed entroterra agevolando così l’economia nei suoi settori trainanti".

strada sarzanese.jpg"Poi, - prosegue la nota - arrivò il decreto Del Rio che abrogò le province, la strada continua a restare regionale ma tutto si ferma e i lavori non saranno più completati. Il tratto Valmora – Cura Nuova è rimasto quello che era, l’unico intervento di miglioramento eseguito è rappresentato dalla asfaltatura della carreggiata che è stata migliorata ma la strada resta stretta, pericolosa, non adeguata a sopportare un traffico elevato soprattutto in estate". "Eppure i soldi c’erano, - spiegano dal Pci massetano - pare 2,5 milioni, proprio per allargare e completare con il tappeto tutta la tratta. Eppure il comune di Massa era ed è in consiglio provinciale ma quel progetto non è mai stato sollecitato.

C’è come impedimento la vecchia ferrovia Massa – Follonica che, a quanto dicono, qualche luminare della Regione afferma che nulla si può toccare perché patrimonio. Un patrimonio quasi invisibile perché scomparso tra vegetazione naturale, pollai, orti ed altro ma la strada non la si può toccare. Così la conclusione è una per il PCI: cari turisti, care imprese, cari cittadini adeguate l’economia alle infrastrutture, adeguate la guida alle condizioni stradali perché quella strada non s’ha da fare".

"In più si aggiunga che dal 2019 la strada è passata nuovamente all’ANAS per cui le erbacce laterali, le torri faro sulle rotatorie spente, le manutenzioni ordinarie scordatevele. Questa è l’Italia, l’Italia dei ponti che franano, delle strade che non vengono mantenute ma passate da un ente all’altro, delle responsabilità che nessuno vuole, dei burocrati che non pensano a lavorare per il turismo, per le attività produttive, per la sicurezza ma per complicare la vita in nome di un egocentrismo alimentato da incapacità politiche e dirigenziali che costano non solo in termini economici ma anche di vittime causate da nastri stradali inadeguati ed assassini. Interviene sull’argomento anche la segreteria del PCI che ricorda come quello che doveva essere lo sviluppo della viabilità trasversale come pure l’adeguamento della strada maremmana sono rimaste lettera morta.

In compenso la riforma Del Rio, bocciata dal referendum, non ha abrogato le province ma la le ha private delle risorse per le manutenzioni con prelievi forzosi di soldi pagati dai cittadini proprio per le manutenzioni di strade e scuole, per cui, tra non molto, anche la viabilità provinciale entrerà in crisi perché ogni anno lo Stato prosegue nel prelievo forzoso su questi enti privando i cittadini di strade sicure che con il tempo sono destinate, se non curate, a diventare mulattiere", così termina la nota.