Pci: 'Per emergenza Covid, Estar ordina 200 ventilatori'

'Regione paga in anticipo 7 Milioni di euro ma fornitura non avviene. La Procura indaga'. Le dichiarazioni di Marco Barzanti Segretario Regionale del PCI toscano e di Luciano Fedeli Responsabile regionale sanità del PCI. Grosseto: "Dal Corriere Fiorentino del 30 maggio, - dicono Fedeli e Barzanti - apprendiamo che 200 ventilatori polmonari comprati a 7 milioni e 164 mila euro, in piena emergenza Covid, ordinati e pagati anticipatamente dall’Estar, la centrale acquisti della Regione, non sono mai arrivati.

Da questi fatti la Procura di Firenze ha aperto un'indagine sull'acquisto direttore generale di Estar, Monica Piovi e il direttore dell’area attrezzature informatiche e sanitarie di Estar, Marta Bravi con l’accusa di falso ideologico, mentre nei confronti di Giovanni Mondelli, titolare della srl Assoservizi di Milano, che avrebbe dovuto fornire le attrezzature, l’accusa è di inadempimento di pubbliche forniture.

Nei fatti sembra che l’ordinativo effettuato a marzo, sia stato già pagato ma la fornitura, almeno sino alla fine di maggio, non sarebbe avvenuta".

“La Procura, cui va la nostra fiducia, ha il diritto dovere di appurare come si sono svolti i fatti per individuare eventuali responsabilità. A noi interessa che non siano sprecati i soldi pubblici e che coloro i quali non hanno fatto il loro dovere, se accertati gli illeciti contestati, siano messi di fronte alle loro responsabilità”.

Ad affermarlo è il segretario regionale e candidato del PCI alla presidenza della Giunta toscana, Marco Barzanti, nel commentare la notizia relativa all'inchiesta aperta dalla Magistratura fiorentina a carico di alcune alte dirigenti dell'Estar, l'ente di supporto tecnico amministrativo del sistema sanitario regionale, accusate di falso ideologico in atto pubblico.

Il segretario Barzanti e il responsabile della Sanità del PCI toscano, Luciano Fedeli, stigmatizzano inoltre il fatto che la Regione abbia emesso una nota stampa per consentire a una delle indagate di affermare, in prima persona, che non sono stati commessi illeciti e che quando sarà ascoltata in Procura avrà modo di chiarire i fatti.

“L'ufficio stampa della Regione non è una struttura al servizio del singolo dirigente ma un servizio pubblico deputato a fare informazione istituzionale sugli organi di governo dell'Amministrazione toscana”, precisano Barzanti e Fedeli. “Avrebbe dovuto semmai essere il presidente Enrico Rossi a fare una dichiarazione, magari auspicando che la Procura faccia chiarezza fino in fondo, perché la Regione, in questa vicenda, potrebbe essere parte lesa”.