'PD Provinciale chiede le dimissioni del vice sindaco di Manciano Pallini'

"Ha omaggiato un canto fascista”. Manciano: "Non siamo pazienti, non ammettiamo giustificazioni e neppure crediamo all’errore di 'superficialità' addotto dal vicesindaco di Manciano Luca Pallini per la sua esternazione sotto un post che inneggia a Mussolini a quel canto, Faccetta nera, che simboleggia quel brutto periodo della storia italiana. Non gli crediamo". Così una nota di Giacomo Termine, segretario del Partito Democratico Provinciale di Grosseto, su un post apparso sulla bacheca Facebook del vice sindaco di Manciano.

"Il 25 aprile in Italia non è solo una data, - prosegue Giacomo Termine - ma è un simbolo della libertà raggiunta, di un conto chiuso con la violenza, il terrore, il razzismo. Il 25 aprile abbiamo vinto contro tutto questo. I Comuni sono, forse, l’articolazione istituzionale che maggiormente rappresenta la nuova Italia nata nel 1945. Nessun cittadino italiano e, in particolar modo, nessun rappresentante della comunità può permettersi di ricordare con orgoglio quel passato. Lo fa per superficialità o ignoranza? Non importa. Se vuol professare o sostenere le sue idee neofasciste lo faccia a casa sua. Non può farlo in un ruolo pubblico".

"Non siamo pazienti, - incalza il segretario provinciale del Pd - Luca Pallini non deve sedere in Comune. Sia dimesso, sia allontanato dal governo di Manciano. Subito. La sua è apologia di fascismo. Quindi ogni minuto di Pallini ancora in carica come vice sindaco di Manciano è una offesa ai mancianesi, alle famiglie dei martiri della guerra, ai caduti e ad ogni cittadino che abbia a cuore gli ideali della resistenza che hanno fatto nascere il nostro stato democratico. Ma deve essere un’offesa anche per il sindaco che lo ha nominato".

"Se davvero si è pentito il vice sindaco può fare solo una cosa: dimettersi. Chiedo ad ogni singolo iscritto del Partito Democratico di sostenere questa richiesta. Il PD di Manciano ha già scritto una lettera al sindaco chiedendo di prendere le distanze ed i nostri amministratori faranno una formale richiesta di dimissioni in consiglio comunale. Il sindaco Morini non può rimanere in silenzio davanti a questo atto di Pallini, sindaco dimostri di difendere l’onorabilità del suo comune e mandi via Pallini. Ogni cittadino, forza politica ed associazione che abbia a cuore gli ideali della resistenza deve chiedere e sostenere le dimissioni di Pallini!", così conclude Giacomo Termine.