Emergenza Coronavirus, FI: ‘Allungare congedi parentali per aiutare famiglie e studenti’

Grosseto: “Bene la progressiva riapertura delle attività in Italia, ma è necessario pensare anche a quei genitori che dovranno tornare a lavoro e, per forza di cose, saranno costretti a lasciare i figli a casa da soli”.

Sandro Marrini, coordinatore provinciale di Forza Italia, lancia l’allarme in vista della Fase 2 pianificata dal Governo, secondo la quale dal 4 maggio ripartiranno buona parte delle attività economiche nel nostro Paese.

“E’ doveroso ringraziare tutti gli insegnanti che, con l’insorgere dell’emergenza sanitaria, hanno riqualificato le loro professionalità per svolgere le lezioni agli studenti in remoto – continua Marrini -. E’ giusto anche fare un plauso ai genitori che hanno aiutato i loro figli a svolgere i compiti a casa. Allo stesso tempo, però, è indispensabile sottolineare come questa situazione comporti un esborso economico, soprattutto per le famiglie: ecco, la generosità dei padri e delle madri deve essere ripagata. Lentamente l’Italia ripartirà, le persone torneranno alle loro attività, ma le scuole rimarranno comunque chiuse e gli studenti resteranno a casa. Abbiamo il dovere morale di far sì che questi ragazzi non siano abbandonati a sé stessi”.

Dopo questa riflessione, Marrini lancia alcune proposte. “C’è quindi bisogno di sussidi a fondo perduto e di allungare i congedi parentali – spiega il coordinatore provinciale di Forza Italia -. I genitori non possono prendere permessi non retribuiti per occuparsi dei figli. Anche in provincia di Grosseto ci sono migliaia di famiglie che si trovano ad affrontare questa problematica.

Inoltre, bisogna consentire a tutti gli studenti, in particolar modo a quelli che vivono in nuclei familiari meno abbienti, di seguire le lezioni attraverso la formazione a distanza. Infatti, non tutti i ragazzi hanno un computer o hanno in casa una linea wi-fi, che costa dai 30 ai 40 euro al mese. Allo stesso tempo, molte famiglie possiedono solo un pc, da condividere fra figli e genitori impegnati nello smart working in orari che possono sovrapporsi con quelli delle lezioni”.  

“Proprio per questi motivi – termina Marrini -, proponiamo di mettere a disposizione di quei ragazzi che non hanno un computer, o a cui la scuola che frequentano non ne ha messo a diposizione uno in comodato d’uso gratuito, o che ne hanno solo uno in famiglia, il bonus cultura di 500 euro del Governo. Le proposte di buon senso non hanno colore politico e ci auguriamo che l’Esecutivo stanzi dei fondi affinchè la cultura e l’istruzione entrino in tutte le case degli italiani, senza alcuna distinzione. A questo proposito, i nostri parlamentari si sono già attivati e si stanno impegnando affinchè questa battaglia di civiltà possa concretizzarsi e possa portare benefici alle famiglie italiane, già messe in ginocchio dall’emergenza sanitaria”.