'Non possiamo ripartire con le attività produttive in modo incondizionato'

Gabriele Bianchi Consigliere Regionale Toscana - Gruppo Toscana nel Cuore: "Troppo alto il numero di morti che vi sono ogni giorno sia in Regione che a livello nazionale!"Firenze: "Pochi giorni fa abbiamo ricordato il dolore dei più di 300 morti per il terremoto dell’Aquila e oggi siamo ad una settimana dal 76 esimo anniversario del ricordo dell’eccidio nazifascista di Vallucciole (Stia) che è motivo di dolore ancora oggi, per i 108 morti, caduti il 13 Aprile 1944 e che, assieme a quella di Stazzema, rappresenta una delle Stragi più efferate di quel periodo nella nostra terra Toscana”

“Ogni giorno, anche oggi, viviamo una Strage!...si tutelino le persone, si rispetti il Paese e si pensi ad una ripartenza adeguata e più sicura per tutti” afferma il consigliere Gabriele Bianchi del Gruppo Toscana nel Cuore a margine dell’accoglimento degli atti presentati nelle 4 Commissioni regionali, che andranno in discussione questa settimana, per la tutela delle imprese nel supporto economico, dei lavoratori nei luoghi di lavoro e degli aspetti di protezione sanitaria in questa emergenza COVID-19.

“Mi sono concentrato sulle richieste di molte aziende oggi ferme e senza risorse, sulle proteste di alcuni lavoratori, sul sollecito che mi è arrivato da molte sigle sindacali e degli scioperi in alcune parti della ns Toscana, ed ho sollecitato soprattutto le pronte erogazioni straordinarie, lo stop ai pagamenti
ed i controlli, sullo stato dei luoghi di lavoro e dei DPI, che a fronte proprio dell’impiego degli agenti per l’emergenza sono carenti” e aggiunge “ma qui si rischia di mettere a rischio la vita delle persone. se non vi sono le condizioni sanitarie adeguate non si possono aprire i luoghi di lavori qualunque essi siano, mi auguro gli atti presentati vengano condivisi in risoluzioni unitarie e coese di tutte le forze politiche.“

E conclude “i morti sono uomini e donne, dolore, affetti, storia,...mi chiedo che razza di Paese vogliamo far ripartire se non si vedono questi rischi e le drammaticità che stiamo vivendo”.