Botta e risposta. FDI, Fabrizio Rossi: ‘Solidale con sindaco di Grosseto’ 

Grosseto: “Fratelli d’Italia, è il mio partito, tutti sanno che è così e sono felice di esserne il coordinatore provinciale, incarico che rivesto dalla sua nascita avendolo fondato a Grosseto”. Così esordisce Fabrizio Rossi in merito alla querelle sul sindaco di Grosseto mossa dal Pd provinciale.

“Chiunque viene nell’assessorato che rappresento nel comune di Grosseto, - spiega Fabrizio Rossi - e più in generale nell’ambito istituzionale sa bene che prima di ogni appartenenza politica per me contano gli interessi della mia città e dei suoi cittadini”.  “Tutti sono i benvenuti, - dice Fabrizio Rossi – sia quando devo dire un sì, oppure devo dire un no alle persone. Questo lo faccio indipendentemente da quale sia il voto nella cabina elettorale”.

“Di fronte però a certe “sconcezze”, - tuona l’esponente di Fratelli d’Italia – che di politico non hanno nulla, certo che non si può tacere. Ho visto circolare questa grafica contro il nostro sindaco dove viene riportato un commento dello stesso, per lo più ironico, decontestualizzato e con su scritto “minacce naziste”.

“Il commento in questione relativo al sindaco, - commenta Rossi - si trovava sotto un post nella bacheca Facebook del capogruppo del PD nonché collega Lorenzo Mascagni. Nel post come di legge, si fa un artificioso e forzato paragone tra la Germania anni trenta e l’Ungheria di oggi dove il premier democraticamente eletto, in questo caso Orban viene accostato praticamente a Hitler”.

“Stavolta Orban, - prosegue Fabrizio Rossi – è stato accostato a il leader della Lega Matteo Salvini, ma spesso ritrovo anche il mio leader, Giorgia Meloni nel medesimo ambito e con medesime accuse”. “Ebbene, - ammonisce Rossi - io credo che nel commento del sindaco non ci sia nessuna minaccia nei confronti di nessuno e che il Pd possa stare tranquillo. Può continuare ad attaccare politicamente me e il sindaco nella più totale libertà, l’importante è non scadere nel “trash”, come questa grafica, menzognera e falsa, che accosta cosa - cose artificiosamente”.

“Magari questi “buontemponi”, - ironizza l’esponente politico di FDI - (che a parti invertite avreste già definito fascisti razzisti etc.) ci mettano anche la firma per le loro azioni diffamatorie e nello stesso tempo stupide”. “Che si sappia, - dice Rossi - chi è che partorisce grafiche demenziali, rimane tale. Un conto è la polemica politica, altro è la diffamazione”.

“Invito il PD, - prosegue Fabrizio Rossi - a non cadere nell’errore e a non mischiarsi con certi epigoni fomentatori è complottisti di notizie false. Ad avere un comportamento istituzionale e non cadere in certe bucce di banana”.

“Eviterei, - conclude il portavoce provinciale di FDI - di non confondermi con questi soggetti. Proprio il Pd, che fa accostamenti azzardati e inopportuni è quello che per non andare a libere elezioni, per paura di perderle, preferendo il sostegno a un governo assieme la suo peggior nemico, dal quale veniva chiamato con espressioni tutt’altro che benevole. Penso che tutti se le ricordano e non c’è bisogno di ripeterle”.