Polemica: 'La replica del Pci a Giuntini'

"Quei posti servivano ieri, oggi e serviranno domani".

Massa Marittima: "Per quanto riguarda le provocazioni che Giuntini ha fatto tramite stampa, - dice una nota segreteria PCI Colline Metallifere - per poi magari domani dichiarare che deve occuparsi di altro più importante, il fatto che non si riconosca nel PCI di oggi ci rassicura. Il PCI è per la sanità pubblica, per i diritti sul lavoro, per l’ambiente, per la scuola e i servizi pubblici, tutte cose che evidentemente non gli appartengono".

Mostra PCI Montenero 3.jpg"Molti dubbi nutriamo, -prosegue la nota - sul suo riconoscersi nel PCI di 40 fa. Non ci risulta che sia stato mai iscritto al PCI, ha frequentato ambienti cattolici per legarsi ai Verdi e candidarsi con loro per il Consiglio Comunale, è entrato poi in giunta con Sani e si è iscritto successivamente al PDS/DS di Montieri, comune dove poi ha fatto il sindaco dimettendosi un anno prima per correre a Massa.

Nel suo curriculum politico tante giacche ma difficile dire che sia comunista, cattolico o laico, più chiaro invece il suo ruolo di trovarsi sempre dalla parte dei vincitori. Noi comunisti stiamo invece dalla parte dei cittadini e lottiamo perché, come in sanità, siano preservati e tutelati i diritti acquisiti grazie alla storia di quel PCI con la quale lui non c’entra nulla.

Oggi prendiamo i risultati di scelte scellerate e continuiamo a denunciare questo stato di cose. Domani, passato il COVID-19, proseguiremo. Dobbiamo prepararci ad affrontare nuove sfide ed emergenze che non hanno confini. SARS ed EBOLA ci avevano dato segnali che abbiamo ignorato per inseguire anche in sanità la cultura del mercato e del profitto fatto sulle spalle dei cittadini, quelli più deboli.

CONVID-19 ci insegna che dobbiamo disegnare un nuovo assetto, pianificare strutture in grado di reggere l’onda d’urto di situazioni simili.

I 40 posti letto tagliati a Massa, gli altri 160 soppressi nella provincia di Grosseto, non servono oggi e, auspichiamo, non serviranno nei prossimi giorni ma, nella drammatica eventualità che i picchi dovessero superare i livelli di capienza del Misericordia di Grosseto, sarebbero senz’altro utili affiancati da letti di sub – intensiva. Tutto questo non c’è più tagliato dalle politiche dei governi a guida PD nazionali, regionali e locali.

Da qui, secondo il PCI, prevedere per il futuro una diversa organizzazione con parametri per fronteggiare emergenze è cosa sulla quale impegnarsi per evitare quei drammi umani, per ora limitati alle province del nord, quelle emergenze sanitarie, sociali ed economiche che i media ci raccontano.

La previsione di letti di sub – intensiva , nel presidio di Massa e in altre realtà periferiche simili, va oltre il Coronavirus e deve rappresentare garanzia per la sicurezza dell’utenza nel caso si verifichino urgenze connesse a percorsi sanitari che si aggravano nei pazienti in ricovero. Questa è la nostra linea che abbiamo sempre perseguito, che oggi ribadiamo e per la quale domani continueremo a batterci", così termina la nota della segreteria PCI Colline Metallifere