Sindacato Cgil: ‘8 marzo’

Bucci: «nel 2020 impegno straordinario della Cgil sulle politiche di genere grazie al Coordinamento donne. Dalla formazione di studenti e insegnanti a quella dei quadri della Cgil sulla “contrattazione di genere”. Fino al contrasto alla violenza».

Grosseto: 8 marzo 2020, tutt'altro che una festa. È l’occasione invece per ribadire quanto ancora ci sia da fare nel mondo del lavoro in termini di parità di genere, nonostante siamo nel pieno del XXI secolo. La Cgil di Grosseto ha deciso di dedicare questo anno alle attività delle politiche di genere, partendo da un'intensa attività del coordinamento delle donne.

«Dobbiamo intervenire nelle condizioni lavorative, che sono prevalentemente strutturate dal punto di vista maschile, basta pensare alla definizione dei turni di lavoro, alla disparità degli stipendi, alla poca presenza delle donne nei ruoli dirigenziali, alla differenza negli scatti di carriera; fino agli stessi trattamenti pensionistici – spiega Eleonora Bucci, responsabile del Coordinamento donne della Cgil di Grosseto.

La Camera del Lavoro di Grosseto – continua la Bucci - da diversi mesi sta promovendo i principi della piattaforma di genere della Cgil. Documento che analizza i principali aspetti delle questioni: dalla condizione occupazionale delle donne alla loro salute nei luoghi di lavoro».

Un percorso rivolto sia all'interno dell'organizzazione sindacale che all'esterno, che si sviluppa su tre aspetti principali. «Il Coordinamento ha deciso di dedicare una parte importante delle proprie attività alla scuola, con incontri per gli studenti e con corsi di formazione per i docenti; infatti iniziare dalle generazioni più giovani è un passo fondamentale per indurre i cambiamenti nella società.

Per il 2020 poi, il Coordinamento sta portando avanti un corso per i membri della Cgil sulla contrattazione di genere, uno strumento efficacie per intervenire concretamente sulle condizioni di parità tra donne e uomini nel lavoro, nei percorsi di carriera e per introdurre strumenti nuovi di conciliazione tra vita personale e professionale».

«Le politiche di genere, sul versante della contrattazione, non vanno considerate qualcosa di supplementare – spiega ancora Eleonora Bucci -, ma devono essere alla base dell'azione sindacale e in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo, è importante perseguire una politica di valorizzazione del contributo che le donne possono dare allo sviluppo e all’innovazione, attingendo a quelle peculiarità che fanno della differenza il valore aggiunto».

Il terzo aspetto che caratterizzerà l'azione del Coordinamento di quest'anno è la stretta collaborazione con la Consigliera di Parità della Provincia di Grosseto sul tema della violenza e le molestie sulle donne nel mondo del lavoro; un argomento che troppo spesso è ancora un tabù, ma del quale invece è importante parlare per indebolire il vincolo di potere a cui si sentono soggette le vittime e per aiutarle a rompere il loro silenzio.

«Nel mondo del lavoro c'è ancora molto da fare, ma un tema principale è il tempo; è in relazione a questo che spesso avvengono le discriminazioni, nella differenza di disponibilità che hanno uomini e donne a fare straordinari, a spostarsi. La soluzione non è solo un'adeguata organizzazione delle attività lavorative che concili i tempi con la famiglia, ma anche una condivisione più equilibrata degli impegni familiari tra uomini e donne; per questo nel corso del 2020 andremo nelle scuole e negli ambienti di lavoro, il cambiamento deve avvenire a più livelli della società – conclude la Bucci».