Follonica verso il ballottaggio

Pd: 'Di Giacinto e la sindrome dell’accerchiamento'.

Follonica: "Questi sono giorni dominati dalle preoccupazioni reali derivanti dall’infezione del coronavirus eppure nella campagna elettorale di Follonica sembra che ben altro virus interessi al candidato del centro destra Di Giacinto.

Dalle sue dichiarazioni sulle presunte pressioni politiche subite da alcune persone di Follonica si evince che il candidato del centro destra sia stato colpito da una sindrome molto pericolosa: l’accerchiamento. Quando si cominciano a vedere i fantasmi, a riconoscere nelle normali diversità di opinioni oscure strategie degli avversarsi, quando si arriva a denunciare “dei sentito dire” e presentarli come orditi delle forze del male, dei comunisti. Quando succede tutto questo forse vuol dire che mancano le proposte per il governo di una città, mancano le idee per progettare il futuro della comunità.

Certamente proseguendo su questa china, Di Giacinto perderà una grande occasione. Perché le campagne elettorali sono momenti importanti nella vita democratica e sociale di una comunità anche a prescindere dal risultato. I candidati riflettono e ricercano, propongono e analizzano. In questo senso sono occasioni in cui la politica cerca di dare il meglio di sé stessa.

Nel caso di Di Giacinto, leggendo il suo ultimo intervento, mi sorge prepotente il dubbio che per lui gli effetti della campagna di ballottaggio siano opposti. Non ha più nulla da dire oppure cerca giustificazioni a una già prevista sconfitta?

Invece di finti presenzialisti in posti dove per anni non si è mai visto, Follonica ha bisogno di persone capaci, positivi costruttori di futuro, amministratori che coltivino l’amore per la propria città che sappiano interpretare i bisogni e le trasformazioni", così conclude il segretario del Pd Grosseto.