Commercio al tracollo, tutte le responsabilità dell'ex sindaco Benini

Massimo Di Giacinto: «Piccolo commercio al tracollo, e l'amministrazione comunale nulla ha fatto per evitarlo. All'ex sindaco Benini interessa solo la grande distribuzione»Follonica: "Per il commercio follonichese il bilancio 2019 è letteralmente disastroso. Le saracinesche abbassate in città proprio a fine anno - commenta Massimo Di Giacinto per il centrodestra follonichese -, secondo i dati forniti dall'ufficio comunale competente, sono cinquantacinque.

E questa tendenza, purtroppo, potrebbe non arrestarsi. Nonostante una crisi che si protrae da molti anni, tutto sommato il commercio di prossimità era riuscito a resistere grazie alla professionalità dei nostri negozianti, alla qualità dei prodotti e a una cittadinanza poco propensa ad acquistare on-line e a spostarsi altrove per le compere, perché di età media non molto giovane.

Nel 2019 però il tracollo è stato evidente. E non basta nascondersi dietro la crisi generale per giustificare la situazione. Il Comune, in questi ultimi anni, poco o nulla ha fatto per occuparsi di un settore che, ricordiamolo, vive solo se i cittadini hanno lavoro e buoni redditi per acquistare. Di sicuro un Regolamento urbanistico scaduto da tre anni non ha facilitato le imprese e sono stati bloccati gli investimenti in città. I lavori pubblici, al di là di qualche manutenzione straordinaria, sono al palo da circa un decennio e il mandato Benini si è caratterizzato per essere stata il primo, nella storia del nostro Comune, a non aver compiuto neanche un’opera pubblica degna di essere ricordata. E che dire poi del Piano del traffico, che avrebbe potuto aiutare il commercio in centro? È bloccato da dieci anni, quando si sarebbe potuto almeno tornare a una circolazione lineare in via Bicocchi e in via Colombo, strade che registrano una serie continua di attività in chiusura. Stendiamo un velo pietoso sul decoro e la pulizia della città, mentre l’aumento del 9% sulla Tari ha eroso ancora di più la disponibilità economica delle nostre famiglie.

Una nota a parte merita il progetto Eurospin che, oltre a danneggiare il piccolo commercio, prevede la costruzione di un supermercato nei pressi di altri già esistenti (Coop, Penny e Lidl) al chiaro fine di erodere spazi di vendita, redditività e occupazione. Tutto questo denota un interesse particolare dell'ex sindaco Benini per la grande distribuzione e un'assoluta lontananza dal piccolo commercio follonichese. La nostra visione di Follonica prevede senza dubbio di favorire i progetti dell'imprenditoria privata che si dimostrino validi e vicini all'interesse comune, senza preclusioni di sorta, ma anche ai titolari delle attività di vicinato serve poter contare su un'amministrazione comunale che tuteli davvero le loro esigenze, perché restano tra i motori principali dell'economia cittadina: siamo pronti a farlo, per recuperare troppi anni di strategie sbagliate".