‘Oggi parliamo di...’: la musica un valore aggiunto nella vita

Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti

La musica svolge un ruolo fondamentale nella crescita  dell’individuo, basti pensare che l’ascolto attivo e la pratica musicale sono di stimolo per lo sviluppo delle  funzioni cognitive del bambino, che permettono i processi di conoscenza della realtà.  A parlarci oggi, di quanto è importante la musica nella  vita, è Katia Peschi, pianista,  insegnante di pianoforte, da sempre impegnata per la musica, con la musica.

“Se dovessi pensare a quando ho iniziato ad amare la musica, la risposta sicuramente sarebbe: da sempre, o per lo meno dalle prime note suonate sulla diamonica a bocca alla scuola  elementare di via Sicilia con la maestra Ornella.  Fu lei un giorno a chiamare mia mamma per dirle: ”Signora, sua figlia ha un talento per la musica e una predisposizione che dovete assolutamente assecondare”. E' stato grazie a lei, che a soli 8 anni mi iscrissero alla Scuola di musica “Comunale” di Grosseto. Non sapevo allora che avrei passato i miei anni più belli all'interno di quella struttura in Via Damiano Chiesa.

Pianoforte.jpgPassavo i pomeriggi dentro l' aula n. 3 a suonare sul pianoforte a coda (che io ancora non avevo a casa), ad ascoltare i miei amici che suonavano meglio-peggio di me, che cantavano, che facevano stridere il violino o fischiare il flauto. All'inizio pensai:” Va bé, invece di fare uno sport (che tanto sapevo di essere  negata), suonerò il pianoforte, perchè non avevo dubbi: “Il mio strumento preferito era il pianoforte”. Solo e soltanto con il pianoforte avrei potuto suonare “Per Elisa”, il mio primo brano che portai al saggio del 3° anno. All'inizio certo, sembrava tutta una magia, un gioco, poi però gli anni passavano, lo studio si faceva sempre più difficile e le richieste sempre più fitte e numerose, saggi di Natale, esami di solfeggio, esami di storia della musica ecc...ecc..., tutto questo poi affiancato dallo studio delle scuole superiori. Oggi, mi rendo conto di quanto sia stata fortunata ad avere una passione così grande da dedicarmici al 100 per cento. Se penso che poi questa passione è diventata anche il mio lavoro non ringrazierò mai abbastanza la Maestra per aver fatto quella telefonata a mia mamma  ed i miei genitori per aver creduto così tanto in me. L'emozione che sentivo salendo su un palcoscenico, suonare a teatro, o in sala davanti a mio nonno che mi  chiedeva di suonare  “Bella ciao” o “Il vecchio Frack”, erano sensazioni forti, piene di adrenalina, volevo trasmettere piacere a chi mi ascoltava più di ogni altra cosa.

rubrica baccetti 3.pngLa musica viene chiamato il linguaggio universale, e penso che non potrebbe essere definito altrimenti, non importa che tu sia in Africa, in Alaska o a Grosseto, una ninna nanna cantata dalla mamma, ha la stessa dolcezza  sia per il bambino africano che per quello Grossetano, un inno Nazionale trasmette lo stesso orgoglio d'appartenenza alla Nazione sia in Olanda che in Spagna, le vibrazioni, le sensazioni e gli stati d'animo della musica, sono molteplici certo, ma tutti assimilati da un sentimento comune.

La musica unisce: Unisce amici, persone distanti, innamorati. La musica ha il potere di perdurare nel tempo, di arrivare ovunque. A volte suonare  un brano, è sicuramente molto più profondo di un discorso, si trasmettono emozioni, sentimenti senza l'uso delle parole. Grazie alla musica fermiamo nella nostra memoria i nostri momenti importanti, belli, brutti, effervescenti, momenti di sbandamento o di cambiamento. Se facciamo mente locale, sicuramente ogni ricordo ogni momento, ogni sensazione è incorniciato da una canzone o da un brano, e come basta poco...A volte sali in macchina, accendi la radio e quella canzone ti riporta indietro nel tempo, in un'altra città, ti fa addirittura percepire profumi, sensazioni o stati d'animo provati a suo tempo. Dagli ultimi studi fatti, si sono potuti notare tantissimi benefici che la musica ha sui bambini, per questo sostengo la teoria che l'educazione musicale dovrebbe essere inserita in ogni ordine e grado di scuola.

clarinetto musica.jpgPer un bambino della Scuola Materna, potersi esprimere attraverso la musica,  poter sperimentare, giocare scoprire sensazioni con la musica, è sicuramente qualcosa di molto costruttivo e positivo per la sua formazione. Possono attraverso la musica esprimere la propria creatività, affina  il linguaggio, la coordinazione, aiuta a superare alcune insicurezze, crea aggregazione tra alunni, e non meno importante aiuta a scaricare la rabbia, la tensione e serve a rilassarsi. L'ottobre del 1983, non avrei mai pensato che varcando la porta della Scuola di Musica, sarei diventata una pianista o un insegnante di musica, ma so di sicuro che se  avessi fatto un altro lavoro, la musica, il pianoforte e le vibrazioni delle sue corde, mi avrebbero accompagnata per tutta la vita, inoltre penso che avvicinare un bambino alla musica, lo possa rendere in futuro un uomo migliore e anche più  sensibile".

Non credo ci sia nulla da aggiungere, quello che ci ha scritto  la pianista Katia Peschi, in questa ultima frase, ha un valore di verità nella formazione dei nostri ragazzi, grazie maestra Katia.