‘Oggi parliamo di …’: Istia d’Ombrone e la sua storia
Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti
Continuando a percorrere la storia della Maremma, oggi i riflettori si accendono su Istia d'Ombrone, frazione di Grosseto, da cui dista circa 6 Km verso est, altra perla del nostro territorio, con la sua storia, le sue architetture. Istia sorge su una lieve altura della pianura grossetana, fiancheggia il fiume Ombrone, in passato ha rappresentato un nodo di comunicazione etrusco-romana e medievale.
Gli esperti ci dicono che la prima citazione di Istia (Iscle) si è avuta nel '862, e come la maggior parte dei feudi della Maremma era possedimento, degli Aldobrandeschi.
Nel 1032 Istia era un importante centro di scambi, divenendo luogo di mercato. Nel 1137 Istia fu colpita durante la campagna di Arrigo di Baviera nel Grossetano, e l’anno successivo diviene dimora del vescovo di Grosseto. In una bolla papale del 1188 si evince la proprietà sull' intero castello di Istia del vescovo di Roselle prima e di quello Grosseto .
Nel 1228 il castello passa sotto in controllo di Siena, per essere riconquistato nel 1254 da Umberto degli Aldobrandeschi. Nel 1287 Istia passa nuovamente sotto il dominio di Siena.
Le mura di Istia, risalenti al basso medioevo, erano dotate di due porte entrambe a doppio arco senese,
una costruita verso il fiume chiamata 'Portaccia', e quella principale Porta Grossetana, in posizione sud-occidentale.
La chiesa di San Salvatore. A Istia sono due le strutture religiose, la Chiesa di San Salvatore e la Chiesa di San Sebastiano.
La prima risale al XII secolo, nei secoli ha subito molti rifacimenti, al suo interno conserva importanti dipinti e ricordo la scultura quattrocentesca scultura lignea di scuola senese.
La Chiesa di San Sebastiano, situata poco fuori dal centro storico, davanti a Porta Grossetana, risale al XII secolo, nel XVII secolo l'edificio è stato oggetto di restauri, fu intitolato a San Sebastiano.
Palazzo di Giustizia, antica sede del podestà, conosciuto come Palazzo Pretorio, fu costruito nel corso del XV secolo. Il palazzo ha subito modifiche più volte nel corso dei secoli.
Ricordo il cassero Senese, già Palazzo Vescovile, si affaccia su piazza della Cisterna, in origine costituiva la residenza dei vescovi di Grosseto.
La nostra bellissima maremma, da scoprire, da ricordare, da vivere …
“Dolce paese, onde portai conforme l’abito fiero e lo sdegnoso canto e il petto ov’odio e amor mai non s’addorme, pur ti riveggo, e il cor mi balza in tanto. (Giosuè Carducci, Traversando la Maremma Toscana)”.