'Oggi parliamo di...': il Castello di Sassoforte tra lotte e leggenda
Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti Il castello di Sassoforte, forse tutti non sanno, sorge sull’omonimo massiccio vicino alla frazione di Sassofortino nel comune di Roccastrada, e la sua storia si perde nella notte dei tempi. Strategico per posizione, l’altezza del luogo permetteva alla vista di arrivare fino alla città di Siena.
I castelli che fanno parte della storia della Maremma, hanno caratterizzato il potere politico per tutto il Medioevo, ma il castello Sassoforte racchiude in se mistero, guerre e leggende. Costruito in epoca medioevale intorno al X-XI secolo, dalla famiglia degli Aldobrandeschi, (si narra che gli stessi non vi abbiano mai abitato), passa sotto il controllo di Siena nella prima metà del Trecento, portando presto il castello alla rovina, oggi sono visibili i ruderi, che ricordano l’imponenza del castello.
“Si hanno riferimenti storici scritti del castello di Sassoforte, nel 1076, quando il conte Ildebrando Aldobrandeschi fece un atto di donazione alla chiesa di Montemassi. In seguito, sono state le lotte tra guelfi e ghibellini, contrasti tra potenti famiglie locali, signori di Sassoforte , Aldobrandeschi e Pannocchieschi, che hanno portato Siena ad intervenire, la quale sposate le richieste degli abitanti di Roccatederighi, interviene militarmente per riportare all’ordine i signori di Sassoforte. Il castello di Sassoforte capitolò, passando nuovamente sotto gli Aldobrandeschi , i quali dopo aver condotto in catene a Santa Fiora, Ghinozzo - ultimo Conte di Sassoforte, vendettero il castello a Siena per 5.500 fiorini d'oro nel 1330”.
La potenza del castello di Sassoforte era sia nella la sua posizione strategica che nelle forti mura, per questo Siena ordinò che venissero distrutte. Nonostante le fortificazioni distrutte, per tutto il Trecento il castello rimase abitato da una cinquantina di persone. Nel 1368 la famiglia Salimbeni di Siena, diventa proprietaria del castello , ma le terribili condizioni in cui versava il castello, ne decretarono il definitivo abbandono.
Quello che oggi si chiama Sassofortino, sorge vicino al massiccio di Sassoforte , insediamento dove la popolazione si trasferì dopo la fine del castello. Il paese venne controllato da Siena fino a circa la metà del XVI secolo, vi fu la costruzione della nuova chiesa intitolata a San Michele nel 1449.
Questo luogo incantato che ci parla di lotte di potere tra potenti famiglie, è caratterizzato anche da leggende……… si narra della “Storia d’amore a Sassoforte”, dove nel XII secolo, sotto un castagno, oggi millenario, si incontrassero due giovani innamorati, Fredi, giovane degli Ardengheschi, signori di Roccatederighi, e la figlia di Peppone, feroce signore di Sassoforte. La rivalità delle due famiglie fece finire tragicamente la storia d’amore, in quanto Fredi fu ucciso dai fratelli dell’amata. Nella folta boscaglia presente fra Sassoforte e Roccatederighi, oltre al castagno dell’amore si narra che vi sia un blocco di riolite, detto il Sasso di Fredi.
'Una cosa è certa, il castello di Sassoforte era come “un’aquila” che dall’alto dominava. Hanno dovuto tagliare le ali per non farla più volare'.