'La prossima settimana...': 'Touch our ass'. Tutti i mali vengono per nuocere?

di Raffello Milani Tengo a precisare che “ogni atto contrario alle proprie volontà perpetrato nei confronti di ogni persona è condannabile senza se e senza ma”.

Partendo da quest’assunto mi accingo a dire la mia sul fatto del giorno che ha scatenato il mainstream “tutti con una e tutti contro l’altro”. A dire il vero mi sovviene alla mente quando da ragazzini correvamo dietro alle gonnelle delle ragazzine di allora e nel gioco delle parti se mal che andava riuscivi a dare il touch dovevi correre ma correre corre perché se malauguratamente ti prendevano (e lo facevano spesso per non dire sempre…) suonava a morto e te ne davano tante ma tante, tante… poi dopo si discuteva ma le prendevi di santa ragione. Nel gioco di noi giovani quando capitava, era “un gioco” che poi finiva lì, o se andava avanti lo faceva anche in modo tutt’altro che negativo. Ma erano altri tempi, quando c’era meno pressione su tutto e su tutti. Oggi invece tutto è orientato alla ricerca di fare “spettacolo” a uso e consumo del mainstream. Veniamo a oggi quando dietro un atto del genere, CONDANNABILE IN TOTO, si vuol nascondere il tanto, molto, troppo non fatto.

violenza sulle donne-2.jpgMi domando perché non è stato fatto un tale bailamme per le tante, tantissime vittime “VERE” di violenza sessuale conclamata e ripetuta? Perché non si porta nella tribuna difensiva della vita chi realmente viene stuprata, picchiata, maltrattata, abusata, e magari poi trovata morta per mano del mostro violentatore? Perché, mi domando, perché si spettacolarizza una vicenda che, benché MOLTO GRAVE nel suo contesto, è lontana anni luce da quella che vede vittime vere con ferite profonde e irrimarginabili? Chissà perché la giornalista, salita suo malgrado agli onore della cronaca, non ha fatto nulla per rimanere al di fuori di tutto, chissà perché la bella Greta è al centro delle disquisizioni dei più importanti network televisivi e, presa come paladina della violenza contro le donne, ora sembra che solo lei sia stata oggetto di “violenza” dimenticandosi che altre DONNE sono in condizioni peggiori ed irreversibili. Tante volte a pensar male ci si azzecca. Chissà se in futuro ce la troveremo sui canali più importanti (gli auguro di arrivarci per meriti suoi professionali) come anchorman di spicco.

Torniamo a bomba, il fatto che sia stato sollevato un polverone del genere come sento dire è riconducibile al fatto che tale atto è stato fatto in diretta tv ad una “giornalista” mentre stava girando un servizio, cosa che a mio avviso non è meno grave di quello che succede dentro le mura domestiche, ma occhio non vede cuore duole. Solo dopo che si vedono addosso a quelle donne malcapitate ferite che difficilmente si potranno rimarginare e difficilmente ne trarranno un evidente vantaggio in qualsiasi ambito. Perché parliamoci chiaro, la “giornalista” da un’accurata indagine non risulterebbe iscritta a nessun albo quindi NON È UNA GIORNALISTA come confermato anche da un articolo di Selvaggia Lucarelli. Quindi questo mi chiedo, potrà essere anche una spinta ad ottenere quello che vuole? Si definisce sulla sua pagina social “Non sono nessuno…” e tutto d’un tratto la ritroveremo sulle reti nazionali?

Violenza-sulle-donne.jpgVediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!

La bella favola della molestata giornalista che sale agli onori delle cronache per un fatto DA NON SMINUIRE ma che è lontano anni luce dalle vere violenze, culminerà in un rientro nei ranghi o evolverà in passi molto più in alto verso lidi con remunerazioni migliori o carriere folgoranti? La povera donna uccisa tempo fa nel catanese dal suo ex compagno rimesso in libertà dal gip con l’obbligo di starle lontano non farà più ne carriera ma soprattutto è nel dimenticatoio di tutti, oppure Clara una donna di Genova uccisa con più di 100 coltellate, di queste due martiri si dimenticheranno tutti o ancor peggio nessuno sa di cosa si sta parlando. Però per la bella “non giornalista” oggi tutti sanno persino il numero di scarpe e tutti sono solidalissimi con lei. Il brutto di tutto questo è che impera il mainstream e ciò che è ritenuto faccia audience, faccia visualizzazioni, faccia like. Per il resto ci sono gli archivi polverosi dove si fa presto a dimenticare. Ma di sicuro la “non giornalista” difficilmente si dimenticherà di quella “Touch our ass” soprattutto se le cambierà totalmente la vita.
Non sono tendenzialmente mai in accordo su quello dice la Lucarelli ma stavolta mi devo togliere il cappello di fronte al suo articolo: il problema vero sono gli editori che associano alle trasmissioni sportive pin-up che, come disse Alba Parietti in un’intervista, non sanno proprio nulla di quello di cui si parla però col bel vestitino e un’accavallata di gamba fanno spettacolo. Spero che almeno la signorina pensi che la molestia, benché cosa grave, non debba solo portarle successo (cosa più che auspicabile vista la tendenza) ma eviti di rovinare totalmente la vita a chi ha ammesso l’errore ma non si merita una condanna all’ergastolo a priori.