'La prossima settimana...': Fedez è veramente un comunista col Rolex?

La prossima settimana... rubrica di cronaca, attualità e molto altro, sui fatti salienti della settimana. di Raffaello Milani

Dopo il concerto del primo Maggio lo strascico più evidente è stato lasciato da un rapper di indubbia fama o meglio di indubbia notorietà: Federico Lucia in arte Fedez. A dirla tutta è più noto come il marito di Chiara Ferragni notissima influencer da milioni di follower su instagram.

pubblico concerto.jpgL’uscita del prode Federico al concerto in piazza del Popolo a Roma sembrava più legata ad una trovata pubblicitaria che ad un intento di diffondere la vera essenza del DDL Zan ma forse l’obbiettivo era proprio quello pubblicizzare il più possibile qualcosa che ancora non era entrato nel tourbillon mediatico. Quindi l’intervento del sig. Ferragnez era artificiosamente studiato per far volare l’attenzione su un tema altamente divisivo e far scoprire le carte a molti personaggi politicamente esposti. A dirla tutta forse il personaggio scelto è stato il vero punto debole della pantomima, infatti Fedez, per dirla tutta, si è distinto nel suo passato più per gli attacchi ai gay ed al mondo omosessuale in generale che alla strenua difesa dei diritti di questi ultimi.

Ora se Fedez ha agito di sua sponte forse, non è che abbia portato tutto questo fieno in cascina, infatti è risaltato fin troppo il suo status di “comunista” col Rolex che di vero e forte difensore dei diritti dei più deboli. Dobbiamo sottolineare che il rapper e la sua compagna in questo periodo si sono distinti per azioni di sostegno creando fondi per chi era rimasto colpito economicamente dalla pandemia nel mondo dello spettacolo ed è davvero encomiabile quanto messo in campo ma mi chiedo se fosse necessario esporsi e alzare la voce in un mondo dove forse non era così ben visto.

manovra_parlamento_vuoto_02-620x330.jpgNei post contro Fedez, che sul web si sono moltiplicati all’inverosimile, ha spiccato quanto detto nei confronti di Tiziano Ferro dove certo non è stato delicato anzi… Per quanto riguarda ciò che tutto questo bailamme avrebbe dovuto scatenare in fatto di interesse nei confronti del DdL Zan a mio parere ha provocato l’effetto contrario ed ha portato un forte stop e l’aumento, quello si, dell’avversione ad un argomento che, ora come ora, è tutto meno che importante.

Da quanto riporta la stampa ci sono state evidenti posizioni divergenti anche da parte di esponenti di spicco di quel mondo infatti personaggi come Platinette, al secolo Mauro Coruzzi, o l’ex deputata PD Paola Concia si sono distinti per aver sottolineato chi in maniera piuttosto colorita, Platinette, chi con motivazioni più incisive, la Concia, il fatto che questo ddl determina fortissime divisioni anche in quel mondo che vorrebbe unire. Certo è che se a questo si unisce un frontman che di suo divide il risultato è assicurato. Per quanto riguarda poi la scelta dell’evento beh si può interpretare come la ricerca di un polo di attrazione per la maggior parte dei simpatizzanti di sinistra, ambiente molto più sensibile e dedito alle cause LGBT, omosessuali e quant’altro e questo avrebbe consolidato e spinto la causa DDL Zan ma a dirla tutta è evidente che non ha avuto l’effetto sperato.

Benché la sinistra tutta sostenga ed inneggi sia a questo DDL che al “comizio” di Fedez il risultato possiamo dire che ha portato più danno che sostegno. Ora la parola passa alle camere dove, vista la maggioranza attuale, ha sicuramente più possibilità di essere totalmente apprezzato. L’opposizione a questo punto va distinta in due parti quella interna al governo, labile e fluida, accondiscendente e possibilista, e quella della esterna al governo ben decisa ad opporsi a questo DDL chi vincerà lo sapremo alla conta dei voti.

Vediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!

Ammesso e non concesso che questo DDL ottenga la fiducia a mio avviso, sarà divisivo all’ennesima potenza forse questo è l’unico vero risultato che Fedez abbia ottenuto. Quel riconoscimento che la comunità gay vuole a tutti i costi a mio avviso non farà altro che ampliare il solco tra coloro che sono eterosessuali e coloro che non lo sono. Non tralasciamo il fatto che rivestirà anche un ruolo molto importante nei rapporti tra uomo e donna del presente secolo, già ci siamo dimenticati abbondantemente della bellezza e dell’intrigo che comportava il corteggiamento di un tempo poi con l’avvento di questo disegno di legge sicuramente il limite tra lo stalking e semplice apprezzamento sarà lasciato alla sensibilità, o magari insensibilità, della persona che avremo di fronte.

Il limite che si pone tra il travisare le intenzioni e cercare il capro espiatorio dei soprusi maschilisti nei confronti delle donne e dei gay o trans perpetrati nel tempo è labilissimo e superarlo è la cosa più semplice da fare ciò comporterà molti errori da una parte e dall’altra. Il perché di tutto questo è da ricercare nella fobia dell’essere politicamente corretti costi quel che costi.

A mio parere è proprio questo che nel futuro provocherà danni irreparabili ed allora, e solo allora, capiremo quanto la “furbata” messa in atto da Fedez sia stata disgregante e letale. Troveremo semmai l’antidoto a questo che a mio avviso sarà il “virus” dei prossimi anni?

Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.