Sindacato, Unione dei Comuni Colline Metallifere: 'Siglato l’accordo integrativo da Fai Cisl e Flai Cgil'

Biondi (Fai Cisl) e Micci (Flai Cgil): “Un risultato positivo che andrà a vantaggio dei lavoratori. Amareggiati però dal comportamento di Uila Uil”.

Massa Marittima: È stato siglato oggi l’accordo integrativo aziendale per l’Unione dei comuni Colline Metallifere da Fai Cisl e Flai Cgil di Grosseto e Livorno.
“Siamo davvero soddisfatti per il lavoro svolto – dichiarano Antonella Biondi, segretaria generale Fai Cisl Grosseto, e Pierpaolo Micci, segretario generale Flai Cgil di Grosseto - . Le nostre federazioni sindacali hanno portato ad un incremento economico per i lavoratori, in attesa anche del rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria”.
“Purtroppo però – proseguono - l’atteggiamento della Uila Uil è stato uno schiaffo alla confederalità e una mancanza di rispetto soprattutto nei confronti dei lavoratori. Infatti, alla fine del precedente incontro sindacale, Fai Cisl e Flai Cgil avevano interrotto la trattiva con l’azienda perché i risultati ottenuti in quella sede sarebbero stati troppo distanti dalle richieste dei lavoratori. Uila Uil, invece, decise ugualmente di firmare il contratto integrativo, per assicurarsi un risultato che avrebbe apparentemente migliorato le condizioni economiche solo dei suoi iscritti”.

“In verità – spiegano Antonella Biondi e Pierpaolo Micci – quell’accordo non avrebbe portato nessun beneficio economico reale, dato che l’incremento retributivo era già chiaramente riportato nel contratto collettivo nazionale e quindi già spettante agli aventi diritto. Oltretutto la firma della Uila Uil non avrebbe avuto nessuna efficacia sulla validità del contratto, proprio perché rappresentativa di una piccola minoranza tra i lavoratori. Come se non bastasse, il segretario della Uila, dopo aver firmato il suddetto integrativo, ha anche vantato sui canali d’informazione un risultato egregio che non sussiste però nel concreto”.
“Quando si rappresentano i lavoratori – continuano -, le sigle sindacali non esistono perché tutti hanno gli stessi diritti e tutti devono essere tutelati in modo eguale e per un buon dirigente sindacale questi principi dovrebbero essere la base su cui fondare il proprio lavoro. Ci sono due strade percorribili quando si tutelano i lavoratori, quella dell'apparire e quella del fare. Fai Cisl e Flai Cgil anche questa volta hanno scelto quella del fare e lo hanno dimostrato con risultati concreti”.
“Come spesso avviene – concludono i due segretari provinciali -, soprattutto negli ultimi mesi, siamo noi a tracciare la rotta ed a raggiungere gli obiettivi più difficili, non accontentandoci dei facili risultati. Senza rincorse da fare, ma con il giusto passo di chi ha la consapevolezza di essere nel giusto. Da sempre”.