Sistema dei bonus: Cna Serramenti e infissi chiede al Governo di confermare le misure per il biennio 2022-2023

Mauro Sellari: “Il rapporto su mercato italiano dei serramenti evidenzia una crescita del 10,6% nel 2021 e stima un +7,9% per il 2022, per questo è importante riconfermare gli incentivi”.

Grosseto: Mantenere, anche per il biennio 2022-2023, il sistema dei bonus: è questa la richiesta che Cna Serramenti e infissi, presieduta dall’artigiano grossetano Mauro Sellari, ha presentato, insieme ad altre associazioni di categoria e tutela, al presidente del consiglio dei ministri e ai ministri dell’Economia e delle Finanze, della Transizione ecologica, dello Sviluppo economico.

“I dati relativi agli ultimi mesi di attività mostrano che il sistema dei bonus ha dato una spinta importante al settore delle costruzioni e al mercato dei serramenti in particolare – spiega Sellari – e auspichiamo quindi che sia mantenuto anche nella nuova legge di Bilancio”.

Stando al rapporto sul mercato italiano dei serramenti a cura di windowmarket.it, il più autorevole portale dedicato all’analisi del mercato italiano dei settore, il mercato italiano dei serramenti crescerà nel 2021 del 10,6% e la ripresa, se fossero conformati gli ecobonus e i bonus ristrutturazioni alle attuali condizioni, potrebbe estendersi al 2022 con una crescita stimata del +7,9%.

Le ristrutturazioni e gli interventi ammessi al contributo dell’econobonus e del superbonus, infatti, stanno generando una domanda di serramenti di oltre 2 miliardi di euro, un dato che non si registrava dal 2013. “I bonus fiscali – aggiunge Sellari – sono una componente strutturale della domanda ed incidono per il 70% sulle vendite di infissi nel settore residenziale e per l’86% nel mercato delle ristrutturazioni. Al contrario si stima che una riformulazione o il depotenziamento del sistema di incentivi potrebbe avere un effetto molto negativo sulla ripresa del settore serramenti e schermature solari: gli interventi in questo campo effettuati nel 2021, secondo la stima di Windowmarket, ammontano a circa 1,6 miliardi di euro, quindi una fetta preponderante dei 2 miliardi di euro previsti per il 2021. È evidente che se questo sistema fosse soppresso si perderebbe almeno il 70% della domanda da essi generata”. Questi numeri sarebbero determinati dal fatto che l’86% dei consumatori decide di cambiare i serramenti spinto proprio dagli incentivi stanziati. “Si tratta tra l’altro – aggiunge Sellari – di strumenti che possono contribuire a raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico, messa in sicurezza e riqualificazione del patrimonio immobiliare del nostro Paese”.