Vaccini. Filcams chiede attenzione per i lavoratori del commercio

Stacchini (Filcams): "Dopo socio sanitario, ultraottantenni e scuola, la campagna vaccinale si rivolga a chi in questi mesi ha garantito servizi essenziali nel commercio alimentare e dei generi indispensabili". Grosseto: «Entro le prossime due tre settimane – esordisce Massimiliano Stacchini, segretario della Filcams Cgil – si concluderà la campagna di vaccinazione del personale socio sanitario, nel quale sono stati opportunamente compresi i lavoratori delle ditte appaltatrici dei servizi di pulizia e mense in ospedali, Rsa e Rsd. Subito dopo toccherà agli ultra 85enni e al personale della scuola. Una scelta che come Cgil condividiamo e abbiamo contribuito a fare, seguendo un criterio di priorità per tutelare chi era più esposto al contagio o più fragile.

Forti di questo senso di responsabilità nei confronti dei problemi collettivi, oggi chiediamo alla Usl Toscana sudest di mettere in agenda la vaccinazione a tappeto degli addetti alle vendite al pubblico nei supermercati alimentari e dei generi indispensabili, e del personale che si occupa di pulizie e sanificazioni. Complessivamente in provincia ben oltre le 1.000 persone. Nei mesi passati e tutt’oggi, infatti, la gran parte dei lavoratori del commercio alimentare e dei beni di prima necessità, a partire da quelli che non hanno mai smesso di lavorare anche con le zone rosse, hanno garantito continuità di erogazione di servizi essenziali per tutti quanti i cittadini. Rimanendo disciplinatamente esposti al rischio di contagio in ambienti al chiuso e frequentati da molte persone, pur nel rispetto, almeno nella gran parte, delle normative di prevenzione del Cov-Sars-2.

Come Cgil crediamo che questi lavoratori meritino un riconoscimento rispetto a quanto hanno fatto, e ai rischi che continuano a correre rispetto ad altre categorie di lavoratori. Per questo chiediamo che siano velocizzate le procedure burocratiche e che i lavoratori vengano vaccinati il prima possibile, seguendo criteri di priorità condivisi».