La Maremma del futuro: agevolare le aziende e coinvolgere i giovani. Intervista a Marco Gasparri, guru del marketing

Grosseto: “La Maremma ha bisogno di futuro e non può aspettare”. Non ha dubbi Marco Gasparri, 45 anni, grossetano di Barbanella, come si definisce lui, e oggi uno dei più esperti di marketing ed economia del nostro territorio. Lavora nel campo della promozione delle imprese dalla fine degli anni Novanta e oggi è direttore commerciale di Studio Kalimero, l'agenzia dell'innovazione che aiuta le aziende a crescere.

Con lui - che da marzo 2020 ha scelto sui suoi profili social la linea di essere sempre al fianco delle imprese - parliamo di futuro e di prospettive postpandemiche in Maremma.

Quale è il futuro secondo lei?
“Lo studio e l'esperienza del marketing negli anni mi hanno insegnato ad agire sempre, a trovare soluzioni, ad andare controcorrente, a vedere lontano. Certo il Covid è una variabile della storia che ha provocato un disastro, prima di tutto sanitario, poi sociale e inevitabilmente economico che, a cascata, ha toccato ogni ambito della quotidianità, si è infiltrato nei pensieri, nel modo di vivere, nella nostra percezione della realtà. Uscirne non solo è difficilissimo, ma forse non è la soluzione giusta. Mi spiego meglio: ci sarà una fine del problema sanitario, e lo attendiamo con grande trepidazione, ma la rivoluzione all'interno di noi resterà per molto tempo. La lezione che ci darà però è che non dovremo fare finta che non sia mai successo, dovremo tenerne conto”.

Questo vale per la società, ma vale anche per l'economia, per le imprese?
“Soprattutto per il modo di fare impresa, di stare sul mercato, di comprendere la nostra idea di marketing e di business. Fino a poco tempo fa, ritenevamo tutto possibile, oggi perché sia così, dobbiamo trovare soluzioni nuove: investire in sicurezza, in salute, in cultura, in informazione, in innovazione e tecnologia. Tutti questi elementi sono imprese essi stessi e dobbiamo percorrerli per far crescere un territorio, ad esempio, e preservare il futuro di chi ci lavora. Anche noi che viviamo di tradizioni in Maremma abbiamo necessità di investire urgentemente nella “crescita” e nel “sostegno” alle imprese e di saper valorizzare da una parte la nostra storia e il nostro ambiente, dall'altra le aziende che si dedicano allo sviluppo tecnologico. Essere attrattivi come territorio per un turismo duraturo oggi non significa solo avere un bel cielo e un bel mare, ma servizi e strutture. Lo diciamo da sempre e oggi ci rendiamo conto che i “servizi” sono essenziali per la vita di tutti noi. Questo consente anche alle aziende di svilupparsi e ai nostri giovani di formarsi e di contribuire alla crescita. La promozione di un'impresa, ad esempio, legata al territorio è tanto più efficace quanto più è solido il territorio stesso. Ecco perché il mio impegno è ispirato sempre a una comunicazione a raggiera, che contestualizzi il prodotto, ecco perché chi fa il mio lavoro deve essere necessariamente un appassionato del proprio territorio sempre però “con spirito critico”.

E dal Covid come usciremo?
“Con il coraggio che è un sentimento che ha a che fare con il cuore e qui ce ne vuole parecchio, con un rinnovato senso di comunità, con un'idea di futuro che non sia la pioggia di aiutini che servono solo a placare la fame ma un progetto serio, vero, di innovazione. Il futuro del mondo e delle imprese sarà sempre più tecnologico e "in rete". Chi crede il contrario si ricrederà. Anche questo terribile virus, il Covid, ci ha insegnato che la strada giusta è lo sviluppo delle potenzialità legate a internet. Indietro non potremo tornare, possiamo dire che non ci piace, ma sarà così e sarà inevitabile. Per conto nostro, questa è la nostra scelta, è la nostra impresa e su questo continueremo a lavorare ancora per moltissimo tempo con lo stesso entusiasmo di quei due compagni di scuola al pub, 20 anni fa”.