Consegnata alla Regione Toscana la scatola con gli indumenti rossi e arancioni portati dai clienti nei negozi

Assente Giani, il gruppo Esistiamo è stato ricevuto dal capo di gabinetto.Coppoli (Commercianti Uniti Firenze): “Chiediamo un anno bianco e contributi adeguati altrimenti chiuderemo tutti”Firenze: Flash mob dei Commercianti Uniti Firenze cheieri mattina hanno consegnato alla Regione la scatola di indumenti rossi e arancioni portati nei negozi dai clienti, che hanno così usufruito di un ulteriore 10% di sconto sulla merce.

Assente il governatore Eugenio Giani, i rappresentanti dei commercianti, balzati alle cronache con la bandiera di 'Esistiamo', sono stati ricevuti dal capo di gabinetto, al quale hanno consegnato un documento con le loro richieste. Insieme alla portavoce Coppoli, che è anche presidente del centro commerciale naturale di Borgo La Croce, erano presenti Stefano Decina, presidente del centro commerciale naturale Dalmazia, Sarah Furlan, presidente del centro commerciale naturale Le Cure, Barbara Zannoni, vice presidente ccn Porta Romana.

Tra le richieste avanzate alla Regione la revisione dei codici Ateco “in quanto molte categorie, col sistema attuale, sono state escluse dalle misure economiche di sostegno”, l'azzeramento di Cosap, Tari e delle altre imposte legate all'esercizio dell'attività commerciale, contributi per il pagamento di gas, luce e acqua e contributi a fondo perduto adeguati alle perdite di fatturato. “Firenze deve restare gialla e sopratutto negozi e ristoranti devono rimanere aperti. E' evidente ormai che non è il commercio il problema. L'emergenza sanitaria va risolta in altri modi, non certo chiudendo attività che non sono luoghi di contagio”, ha detto Monica Coppoli, portavoce dei Commercianti Uniti Firenze. “Chiediamo ristori adeguati alle perdite di fatturato perché, nonostante la gente stia tornando in questi giorni a comprare nei nostri negozi, lavoriamo con forti sconti, ci sono tasse e fornitori da pagare e in questo modo non riusciamo a sopravvivere”.

Ecco le richieste in dettaglio:
REVISIONE DEI CODICI ATECO
Le misure economiche di sostegno fino ad ora adottate hanno escluso i ristori a molte categorie di lavoratori quindi si propone di collaborare all’implementazione dei codici ATECO con verifica di quelli attualmente esistenti per una migliore rispondenza degli stessi alle nuove e più moderne esigenze derivanti dal mercato.

CARTELLE ESATTORIALI E PAGAMENTI
In considerazione della grave crisi derivante dalla mancanza di clientela Estera ed Italiana (turismo a Firenze ridotto del 80%), nel periodo da inizio pandemia al termine dello stato di emergenza, si chiede:
azzeramento delle tasse di COSAP, TARI ed altre tasse ed accise derivanti dall’esercizio dell’attività commerciali;
contributi per pagamento bollette gas, energia elettrica e acqua.

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
I ristori sino ad ora ricevuti hanno coperto solo in minima parte la perdita di fatturato non riuscendo nemmeno a ricoprire le spese correnti dell’attività soprattutto ove sono presenti canoni di locazione dei negozi (a Firenze molto elevati). Inoltre tutte le attività aperte dopo l’Aprile 2019 hanno ricevuto un contributo ancora più esiguo se non nullo. Altre attività chiuse nel periodo di calcolo ristori per ristrutturazioni o riconversioni sono state escluse. Pertanto si chiede che i rimborsi siano erogati in base alle perdite mensili di fatturato anche per quelle che nel periodo di riferimento del calcolo dei ristori.

AFFITTO IMMOBILI SEDE DI ATTIVITA’ COMMERCIALI
Provvedimenti legislativi per incentivare la riduzione del canone d’affitto studiando forme di agevolazioni del credito di imposta esteso al 2021 che siano più snelle e di facile attuazione con percentuali più elevate.

INDENNIZZO PER FALLIMENTO CAUSA COVID

RIDUZIONE DELLE COMMISSIONI POS E CARTA

DIMINUZIONE SIGNIFICATIVA DEL COSTO DEL LAVORO

ABROGAZIONE STUDI DI SETTORE
Molte attività, causa pandemia, hanno magazzini pieni di merce in rimanenza, quindi gli attuali metodi di rilevazione sono inadeguati e non veritieri per il calcolo del fatturato.

REVISIONE DEL TRATTATO DI BASILEA
Occorre stabilire norme per l’accesso al credito bancario che modifichino i criteri di solvibilità diversi dai bilanci riferiti al periodo di pandemia.