Lotteria degli scontrini, Cna: 'Rischio di un altro balzello per le imprese'

Grosseto: Per mettere il cliente in condizione di partecipare, artigiani e piccole e medie imprese dovranno adeguare i registratori di cassa, con un costo di alcune centinaia di euro. “Incentivare i consumi in questo momento così difficile per l’economia è sicuramente meritorio, ma le iniziative intraprese dal Governo quanto impattano sulle imprese?”

Se lo chiede Cna Grosseto soprattutto in merito alla lotteria degli scontrini che prenderà il via il 1° gennaio 2021. “Questa misura – spiega il direttore di Cna Anna Rita Bramerini -, che dà la possibilità ai consumatori di vincere dei premi, per gli artigiani, le piccole imprese e i commercianti significa sostenere nuovi costi per adeguare il proprio registratore di cassa”. Un costo di alcune centinaia di euro che va sostenuto per abbinare il codice del cliente allo scontrino che si sta per battere.

Per poter partecipare alla lotteria, infatti, il cliente deve chiedere al negoziante di registrare il codice lotteria attraverso un lettore ottico collegato al registratore telematico che trasmetterà i dati direttamente all’Agenzia delle entrate. È fondamentale, quindi, che il registratore di cassa sia adeguato per supportare la nuova procedura.

“Gli artigiani che vogliono fornire questo servizio ai propri clienti – aggiunge Bramerini – dovranno verificare con il proprio fornitore se il registratore di cassa supporta questa modifica attraverso il codice seriale. Se questo è possibile si dovrà procedere all’acquisto del software e all’intervento da fare sul registratore di cassa. È evidente, quindi, che la lotteria degli scontrini può diventare un’altra gabella per le imprese, che stanno già attraversando un periodo difficile e alle quali non basta l’avvicinarsi delle feste natalizie per sperare di risollevare la situazione”.

“Temiamo – conclude Anna Rita Bramerini – che questo tipo di iniziative, senza dubbio buone nelle intenzioni, possano trasformarsi in un ulteriore aggravio per le imprese, costringendole a sostenere ulteriori costi in questa fase di emergenza sanitaria che è diventata anche un’emergenza economica. Per questo chiediamo che la misura venga rinviata per dare più tempo alle imprese di adeguarsi e che comunque il costo sostenuto venga trasformato il credito di imposta”.