Sindacato: Disdetta del contratto integrativo aziendale da parte di Unicoop Tirreno

Biliotti, Fisascat Cisl: “Riprendere immediatamente le trattative per dare risposte ai lavoratori e alla cooperativa”, Grosseto: “Chiediamo di riprendere immediatamente le trattative per dare risposte concrete ai lavoratori e alla cooperativa”. Questa la richiesta di Katiuscia Biliotti, della Fisascat Cisl di Grosseto, sulla disdetta del contratto integrativo aziendale da parte di Unicoop Tirreno. 

Il 29 giugno, infatti, la cooperativa di consumatori toscana ha comunicato la disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale applicato a oltre 3000 dipendenti, a partire dal primo ottobre 2020. “Questa decisione – continua Biliotti -, sicuramente non inaspettata, oltretutto frutto anche di una serie di errori di valutazione commessi da alcune componenti sindacali, innesca una serie di reazioni a catena volte a peggiorare le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici. Anche i lavoratori classificati come Quadro e Primo Livello potrebbero subire la beffa di un ripristino temporalmente assai limitato delle indennità professionali, già ridotte al 40% dall’intesa unitaria del maggio 2017”. 

La Fisascat Cisl si rende disponibile da subito, come lo è sempre stata, a riprendere il negoziato e per questo ha già comunicato all’azienda molte possibili date, fine settimana inclusi, per riprendere la trattativa. Se non fosse possibile, però, riprendere il negoziato con la conseguente disdetta dal primo di ottobre, e la conseguente mancata retribuzione di alcuni istituti economici e normativi, allora sì che si aprirebbe un contenzioso in grado di deteriorare l’equilibrio economico e gestionale della cooperativa. 

“Ci auguriamo – conclude Biliotti – che l’azienda accetti in tempi rapidi di riprendere la trattativa, che come sindacato abbiamo sempre cercato di portare avanti. Invitiamo, per tanto, la cooperativa a non buttare via 28 anni di trattative che hanno prodotto 32 accordi importanti, e soprattutto di non dimenticare i sacrifici in termini organizzativi ed economici che i lavoratori hanno dovuto affrontare in questi anni”.