Decreto Rilancio: Contributi a fondo perduto di fatto inaccessibili per molti agenti di commercio

L'allarme della Fnaarc Confcommercio Grosseto. Grosseto: Emergenza Covid-19: “contributi a fondo perduto, ma di difficile accesso per molti agenti di commercio”. A lanciare l'allarme sul territorio provinciale è il sindacato Fnaarc Confcommercio Grosseto, diramando la nota scritta dalle rappresentanze di categoria.

In un comunicato, Fnaarc Confcommercio fa sapere di aver inviato una nota al premier Giuseppe Conte e i ministri dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli.

Di fatto i contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Rilancio risultano inaccessibili: “una possibile discriminazione – certamente non voluta dall’esecutivo – derivante – scrive l'associazione di categoria – dalla peculiare attività degli agenti”.

Il Decreto Rilancio utilizza come requisito per l’accesso al contributo a fondo perduto il raffronto delle fatture dei mesi di aprile 2020 e 2019, ma questo, sottolineano le organizzazioni di categoria “nel caso degli agenti di commercio, in molti casi produce un effetto distorsivo”.

La maggioranza degli agenti di commercio fattura, infatti, le provvigioni “in un mese successivo al trimestre o al mese di riferimento. Inoltre, quasi sempre, gli agenti di commercio maturano le provvigioni al momento del pagamento del bene e servizio da parte del cliente”: nella seconda metà di marzo 2020 sono maturate provvigioni su affari procurati prima del lockdown.

“E’ del tutto evidente quindi – rileva la Fnaarc – che l’utilizzo delle sole fatture emesse nei mesi di aprile 2019 e aprile 2020 per dimostrare una perdita superiore al 33% sia, per gli agenti di commercio, un metodo di regola penalizzante che non permette, di fatto, di procedere con la richiesta del contributo previsto dal fondo perduto”.

Le associazioni di categoria chiedono al Governo un incontro urgente “per identificare il miglior percorso” e trovare una soluzione a quest'impasse.