Il Governo non può dimenticare le scuola guida

Grosseto: “Poca chiarezza e dunque tempi duri per i titolari di scuola guida”. Sono le parole di Mauro Ciani segretario di Confartigianato Grosseto che si fa portavoce delle difficoltà emerse per questo settore con il passaggio alla “Fase 2” della gestione emergenza Covid.“Pur rendendoci conto che la sicurezza sanitaria è una priorità, le autoscuole meritavano maggiore attenzione cosa che ad oggi ancora non c’è e questo si traduce in danni economici oltre all’incertezza di come poter continuare a lavorare - spiega il segretario -.

La decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di far espletare gli esami torici nella sede della Motorizzazione civile non ci sembra la soluzione più opportuna perché rischia di creare proprio ciò che il legislatore dovrebbe evitare: assembramenti e gli inevitabili spostamenti verso gli uffici ministeriali. Il settore in questione è strategico sia sotto il profilo della sicurezza stradale ma anche per il volume di affari che la filiera genera per questo auspicavamo linee guida più tempestive, chiare e precise.

Oggi al contrario vige troppa confusione e “regole” sembrano poco praticabili soprattutto per gli esami di pratica: si parla di sanificazione continua delle auto, dell’uso di mascherine, guanti ed eventuali altre protezioni, che rendono di fatto complicata la comunicazione verbale. Per quanto riguarda gli esami teorici, che dovrebbero riprendere il prossimo 15 giugno, saranno espletati con tempi inevitabilmente molto più lunghi all’interno delle Motorizzazioni con una conseguente riduzione della disponibilità oraria per l’attività pratica su strada. Inoltre vanno definite le modalità per le prove pratiche e, non ultimo, va capito come organizzare i corsi che, autorizzati dal Ministero previa verifica delle condizioni della sala, erano stati conferiti alle scuole guida. Oggi questi potrebbero, temporaneamente, tenersi in ambienti molto più spaziosi, garantendo cosi ai titolari dell’autoscuola di recuperare in parte le perdite dovute al lock down, ma questo avrà una utilità solo se si potrà in tempi veloci optare per un’aula senza sottostare ai tanti orpelli burocratici.

In sintesi – conclude Ciani - le linee guida hanno disatteso tutte le nostre aspettative, abbiamo chiesto fin dall’inizio di poter lavorare con una programmazione che possa farci smaltire il lavoro arretrato di mesi con celerità, ma ad oggi non abbiamo ancora risposte in merito. Chiediamo urgentemente un confronto per far sì che si possano condividere dei percorsi condivisi tali da garantire la possibilità di riprendere le attività nel rispetto della salute di  operatori e clienti".