Negozianti chiedono anticipo aperture di due settimane in Toscana

Gli imprenditori hanno partecipato all'azione di protesta simbolica organizzata dalla Confcommercio. Grosseto: Saracinesche alzate, luci accese, locandina appesa nelle vetrine della propria attività, e poi un selfie scattato e postato sui social network: i negozianti della provincia di Grosseto così hanno dato vita, oggi, 4 maggio, alla manifestazione indetta dalla Confcommercio per chiedere di anticipare di due settimane la riapertura di negozi e pubblici esercizi in Toscana, prevista dal cronoprogramma nazionale, rispettivamente, per il 18 maggio e il 1° giugno.

Una manifestazione simbolica, che ha inondato il web con gli hashtag #riapriamoilcommercio #riapriamoipubbliciesercizi #confcommerciocè.

foto Palmieri Prefettura.jpg“Il nostro obiettivo è di sensibilizzare la Regione e il Governo sulla necessità delle aperture anticipate nel nostro territorio e in tutta la Toscana – spiega Carla Palmieri, presidente Confcommercio Grosseto – Siamo tutti ben consapevoli che questa situazione durerà altri mesi e che dovremmo confrontarci con quella che è l'attuale normalità, fatta di dispositivi di sicurezza e di distanze sociali. Pertanto quello che vogliono i commercianti è soltanto avere la possibilità di provare a ricominciare con le nuove modalità, per ottenere il tempo necessario di organizzare al meglio i servizi. Specifico che la richiesta di aprire in anticipo ci arriva soprattutto dalla cittadinanza, che riconosce negli esercizi di vicinato l'insostituibile ruolo di presidio di sicurezza contro il degrado e l'innegabile valore sociale”.

“Se non si comincia a ripartire, non saremo in grado di salvare il salvabile – aggiunge Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – Abbiamo visto una larga partecipazione a questa manifestazione simbolica, perchè i negozi oggi sono rimasti chiusi, e confidiamo che il grido di dolore che da Grosseto si è levato soprattutto tramite i social network sia raccolto da chi è al Governo, che deve comprendere le ragioni di chi, come i piccoli commercianti, a causa di queste scelte rischia la chiusura definitiva”.

Per i commercianti ha preso la parola Vincenzo De Sapio, rappresentante del CCN Centro commerciale naturale centro storico di Grosseto: “Quasi 60 giorni chiusi in casa, abbiamo fatto tutto ciò che il Governo ci ha chiesto - ha detto De Sapio - Il risultato nella nostra città è che i contagiati rappresentano meno dello 0,1 per cento della popolazione. Adesso basta, chiediamo di riaprire le nostre attività, il nostro centro storico, riniziamo a vivere, diamo alla città gioia e colori. Prima di essere imprenditori siamo persone, siamo famiglie, ed abbiamo bisogno di riappropriarci della nostra vita e del nostro lavoro, adottando tutte le misure di sicurezza, di protezione, di sanificazione, che sapremo garantire alla cittadinanza. Riapriamo il centro, riapriamo il commercio”.

La manifestazione di Confcommercio ha accompagnato quella che è l'attività sindacale dell'associazione di categoria. Come promesso, le istanze degli imprenditori sono state presentate dal presidente di Ascom Carla Palmieri al Prefetto di Grosseto Fabio Marsilio, il quale ha voluto essere aggiornato della situazione di tutte le categorie rappresentate, dalla moda agli stabilimenti balneari, dai pubblici esercizi ai rappresentanti di commercio, dai locali da ballo agli agenti immobiliari, dagli ambulanti ai distributori di carburate. In proposito, Confcommercio ringrazia il Prefetto per la disponibilità e l'interesse dimostrato, anche verso le attività che la Confederazione sta portando avanti su tutti i tavoli aperti a livello territoriale, regionale e nazionale.