Fabrizio Rossi: 'C’è bisogno di far ripartire davvero le imprese italiane'

Grosseto: "Se fossimo stati a teatro, avremmo potuto paragonarla a un'opera tragicomica e pasticciata” - dice Fabrizio Rossi, presidente provinciale FDI Grosseto, riferendosi al contenuto dell’ultimo DPCM dello scorso 26 aprile.   “La Fase 2 annunciata durante l'ennesima conferenza stampa del presidente Conte è forse al massimo una fase 1 e mezzo, - commenta il presidente di FDI Grosseto - una farsa sulla pelle degli italiani.

In primis, sul metodo ormai dichiarato palesemente incostituzionale da illustri costituzionalisti: la sinistra si stracciava le vesti per i poteri conferiti dal parlamento al premier eletto dal popolo ungherese, mentre Conte certi pieni poteri se li è presi comunque, senza passare dalle aule del parlamento repubblicano”. 

“E' un governo, - prosegue Rossi - con viceministri e sottosegretari, per non parlare delle pletore di esperti al seguito, che partorisce tantissima confusione, che non si rende conto dell’immane tragedia che stanno vivendo migliaia di aziende, di artigiani, di commercianti e liberi professionisti”.

“Non si capisce perché questo Governo, - continua Fabrizio Rossi – non dia la possibilità alle imprese e attività commerciali che sono in grado di rispettare le norme di sicurezza sanitaria, di poter riaprire la propria attività. Così facendo, il nostro esecutivo decreta la morte, e non solo economica, di moltissimi settori produttivi del Sistema Italia".

“Far riaprire le imprese della ristorazione, come bar e ristoranti, e quelle del benessere, come ad esempio barbieri, parrucchieri e centri estetici solo dal 2 giugno, è davvero incomprensibile - dice Rossi – così come non far riaprire le chiese al culto. Non si comprende perchè in fila a fare la spesa o in banca o alle poste sia possibile andare e non in chiesa con le dovute cautele, con soffitti altissimi e le porte aperte, ovviamente con le dovute cautele e distanziamento sociale. Se non di solo pane vive l'uomo, è certo che questo governo non lascia neppure spazio al conforto spirituale di chi crede”. 

“Conseguenza? – si chiede Fabrizio Rossi - La chiusura definitiva di tante attività anche del nostro territorio provinciale. Al contrario le attività commerciali adesso più che mai hanno bisogno di ripartire, e far aspettare con un altro mese di stop forzato questi settori, significherebbe decretarne la fine, considerato che ormai è chiaro a tutti che le misure attuate dal governo sembrano solo un cerotto sui tanti, troppi mali, che affliggono gli italiani”.

“Chi ha le carte in regola, - commenta il presidente provinciale di Fratelli d’Italia – cioè chi è in grado di rispettare e assicurare i vari protocolli di sicurezza imposti dal DCPM, deve riaprire e iniziare la propria attività lavorativa e commerciale. Ci dicano con chiarezza quali sono e facciamo ripartire subito la macchina, con sgravi fiscali reali, non solo annunciati a reti unificate”.

“Invece di pensare, - conclude Fabrizio Rossi - a sanatorie ingiustificate verso chi è entrato nel nostro Paese in maniera illegale - come se non fossero italiani ben disposti a fare il lavoro nei campi se onestamente retribuito - ridiamo la possibilità di far ripartire i comparti abbassando le tasse per chi resiste.