Toscana, oltre 1,1 miliardi di impatto economico per DOP e IGP

Pubblicato il XVII Rapporto Ismea-Qualivita con i dati relativi al settore delle Indicazioni Geografiche italiane. Toscana prima regione del Centro per valore Wine e Food IG: Siena prima provincia, seguono Firenze e Grosseto.



Firenze: Un valore alla produzione che supera 1,1 miliardi di euro per una crescita del +0,7% in un anno: questo il patrimonio delle produzioni agroalimentari e vitivinicole DOP IGP della Toscana, che si conferma la prima regione del Centro-Italia per impatto economico delle filiere certificate. Questo e molto altro riporta il XVII Rapporto Ismea-Qualivita che analizza i dati produttivi del 2018 del settore delle Indicazioni Geografiche italiane che, per la regione Toscana, conta 89 prodotti DOP IGP per oltre 19mila operatori coinvolti nelle filiere.

Il vino è il settore di punta, con 58 prodotti DOP IGP che nel complesso generano 961 milioni di euro (con lieve calo su base annua del -0,8%) che fanno della Toscana la seconda regione in Italia per impatto economico nel Wine. Il settore è trainato da Chianti DOP (in buona crescita), Brunello di Montalcino DOP e Chianti Classico DOP, cui seguono Toscano IGP, Bolgheri DOP, Vino Nobile di Montepulciano DOP e Morellino di Scansano DOP; buone crescite per Bolgheri Sassicaia DOP, Pomino DOP, Bianco di Pitigliano DOP. Fra le province guida Siena (472 mln €) seguita da Firenze (203 mln €).

L’agroalimentare conta 31 prodotti DOP IGP che nel complesso generano circa 144 milioni di euro per una buona crescita su base annua del +11,3%. Il settore è trainato da Prosciutto Toscano DOP, Pecorino Toscano DOP e l’Olio Toscano IGP, cui seguono (con buone crescite) Cantuccini Toscani IGP, Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP e Finocchiona IGP; buoni trend anche per Cita Senese DOP e Pane Toscano DOP. Fra le province guida Grosseto (41 mln €), seguita da Siena (32 mln €), Firenze e Arezzo (19 mln €).